Il compleanno

Vasco Rossi, 70 anni sempre al massimo

Taglia quest’oggi l’importante traguardo il rocker emiliano che oltre a rappresentare un fenomeno pressoché unico - in Italia ma non solo - in quanto a popolarità e ad affezione da parte del pubblico continua a rimanere un solido punto di riferimento artistico, anche per le generazioni più giovani
© Joel Ryan/Invision/AP (Archivio)
Paolo Biamonte
07.02.2022 06:17

Oggi Vasco Rossi compie 70 anni, un compleanno importante per la principale rockstar italiana che cade in un periodo affollato di ricorrenze e coincidenze. Per esempio il 29 gennaio ha celebrato i 40 anni dalla sua prima apparizione al festival di Sanremo, quella di Vado al massimo che arrivò in finale ma si piazzò tra gli ultimi, preceduto di un posto, pensa un po’, da Zucchero, e soprattutto quella del microfono rimasto in tasca e simbolicamente restituito nel 2005. Ma sono anche esattamente 45 anni dal suo esordio discografico con Jenny - poi diventata Jenny è pazza - e Silvia, due canzoni pubblicate su un 45 giri prodotto da un editore che fino ad allora aveva curato produzione e distribuzione solo di liscio. E nel frattempo, al Festival di Sanremo, Rkomi, uno dei protagonisti della nuova scena musicale, nella serata delle cover ha proposto un medley composto da tre vecchi classici, a sottolineare come la new wave italiana, Gazzelle in testa, abbia in Vasco il suo punto di riferimento, proprio come accadeva con i grandi della canzone d’autore per le generazioni precedenti. Ed è probabilmente questo riconoscimento del ruolo di guida artistica il regalo che più gli farà piacere quest’oggi, al di là del fatto di aver conquistato una serenità che per lui è stato un traguardo tutt’altro che facile da raggiungere.

Vasco è stato e continua ad essere un fenomeno unico nella storia della musica italiana, non solo per le proporzioni del suo successo che da anni sono senza paragoni nella Penisola. Ma lo è anche per quella totale immedesimazione del pubblico con le storie delle sue canzoni: basta vedere i suoi concerti per capire come il culto del Komandante si tramandi da una generazione all’altra, in un passaggio di conoscenze che a un pubblico fa pensare a un popolo che gli consegna da anni le chiavi della sua emotività. Vasco Rossi ha sempre affermato di considerarsi musicalmente un cantautore, come dimostra la struttura di molte delle sue canzoni più belle che rispettano la regola secondo cui un brano, quando è bello, funziona bene anche solo chitarra acustica e voce. La differenza è che lui ha saputo combinare questo tipo di ispirazione con una componente rock, che negli anni è andata sempre più in direzione dell’heavy. Una formula musicale fondata però su un’assoluta credibilità perché il rock, ammesso che ne esista una definizione univoca, è innanzitutto attitudine e quanto ad attitudine rock nei confronti di Vasco non esistono dubbi.

Per capire fino in fondo la sua longevità artistica, l’attualità della sua musica e la sua capacità di essere sintonizzato con i tempi, bisogna prendere in considerazione un elemento valutato poco di frequente: Vasco Rossi è un uomo dalle letture importanti, con un bagaglio intellettuale di alto livello pari alla sua curiosità, doti che si aggiungono ad un’innata sensibilità. Dietro al rocker scanzonato dal linguaggio diretto c’è insomma un uomo di cultura e dagli interessi molto vari che non ha mai avuto paura di prendere posizione anche a costo di pagare il prezzo delle sue idee. Basti pensare che Jenny parlava di depressione quando erano ancora i tempi del male oscuro, quando ancora chi ne soffriva non veniva considerato un malato ma un pazzo. E gli esempi possono essere tanti perché in fondo, anche in mezzo alle Bollicine, c’è sempre stato un uomo che dichiarava a milioni di fan che il Re è nudo. E il fatto che i giovani artisti lo indichino come fonte di ispirazione dimostra che quel ritratto del mondo rovesciato dalla forza del rock’n’roll non smette di emanare una forza vitale.

Un ritratto intimo del Komandante

In occasione del settantesimo compleanno del Blasco, questa sera alle 21.25 il canale televisivo «Nove» propone Vasco Rossi - Questa storia qua, film diretto da Alessandro Paris e Sibylle Righetti che ripercorre l’eccezionale percorso musicale e artistico dell’artista raccontato attraverso la sua voce e un ricco e inedito materiale di repertorio. Con alle spalle milioni di dischi venduti e forte di un successo che non tramonta, Vasco Rossi nel film per la prima volta si racconta consegnando al pubblico un suo ritratto intimo grazie a filmati Super 8, fotografie di famiglia, VHS amatoriali, vecchie registrazioni radio che contribuiscono a tracciare un quadro autentico del rocker emiliano. In Questa storia qua Vasco accompagna lungo le tappe del viaggio che da Zocca lo ha portato al successo e nel tratteggiare, senza mai prendersi troppo sul serio, la sua storia personale, le sue parole restituiscono anche un’epoca ed una generazione. Accanto a lui nel film anche gli amici, gli affetti di una vita e i soi musicisti con i quali andare alla scoperta di quel luogo speciale fatto di ricordi, nostalgie, ribellione, libertà e talento dove nascono le sue canzoni.