La recensione

Astrobot, il nuovo gioiello della PlayStation

Il platform di Sony che sembra fatto da Nintendo, e detto da noi è un grandissimo complimento
Paolo Paglianti
22.09.2024 17:30

Chi ancora pensa che Sony si focalizzi per le sue esclusive solo sugli action game, dovrà ricredersi. Dopo una valanga di titoli fantastici come Spider-man, The Last of Us, Uncharted, God of War, il gigante nipponico ha lanciato Astrobot, un nuovo gioco destinato a far innamorare molti gamer su PS5. Ma qua non si combatte contro zombie o divinità, ma si salta e si esplora!

A dire il vero, un primo assaggio lo avevamo avuto al lancio della PS5 con Astro’s Playroom, una specie di demo estesa preinstallata in ogni console, e che mostrava le novità del controller di PS5, il DualSense. Il robottino Astro è diventato così un po’ la nuova mascotte di PS5 e ora ha un gioco tutto suo che ci ha fatto dimenticare la pessima uscita di Concord di appena qualche settimana fa.

Colorato, veloce e soprattutto straripante di idee nuove. Astrobot ci ha stupito per la concentrazione di situazioni tutte diverse. In quasi tutti i livelli del gioco, sono circa 50 e vi terranno impegnati per una ventina di ore, troverete un «aggeggio» speciale che conferisce a Astro dei poteri temporanei. Può essere uno zainetto con due enormi braccia scimmiesche che vi permettono di scalare delle montagne; oppure un marchingegno che riduce le vostre dimensioni a quelle di un topolino, e vi fa esplorare le parti più lillipuziane del livello; o anche una specie di aspirapolvere che ci consente di catturare dei liquidi e costruire delle piattaforme temporanee per raggiungere posti prima inaccessibili.

Ci fermiamo volutamente qua con l’elenco delle stravaganti e divertentissime invenzioni di Astrobot, perché metà del divertimento è scoprire cosa vi aspetta nel prossimo mondo. Ogni livello propone una mappa tridimensionale, un po’ come Super Mario 3D, in cui il minimo comun denominatore sono le piattaforme e i nemici, che potrete far fuori – manco a dirlo – saltando loro in testa o prendendoli a schiaffoni. Da un livello all’altro, però, cambiano le regole e l’ambientazione: magari affrontate un’isola caraibica a tema piratesco, per poi finire su un cantiere urbano saltando da un traliccio all’altro e passando attraverso vetrate sospese nel nulla. Poi un mondo pieno di lava, uno innevato, uno costruito attorno a un gigantesco albero. Difficile annoiarsi, in Astrobot.

Non mancano anche livelli «tematici» ispirati ai blockbuster di PlayStation, come God of War, e una valanga di citazioni e riferimenti non solo ai giochi di Sony, ma in generale alla storia dei videogame. In ogni livello, quale che sia l’ambientazione, dovrete esplorare ogni angolo per trovare e salvare i robottini seminati un po’ ovunque. Alcuni sono nascosti in posti impensabili, ma niente paura: una volta completato il livello, potrete rivisitarlo per cercare i «segreti» e i robottini che vi sono sfuggiti, e potrete contare su uno speciale radar che vi aiuterà enormemente nella caccia al tesoro. Astrobot è un gioco per tutti, che soddisferà sia i veterani del genere che chi è alle prime armi. Merita anche un plauso speciale per come viene utilizzato in modo originale e completo il Dualsense: ci siamo trovati a soffiare sul controller, o inclinarlo per ruotare l’intero livello. E come abbiamo detto all’inizio, il miglior complimento che possiamo fare a Astrobot è che rivaleggia con l’inventiva e l’originalità che solitamente troviamo nei platform di Supermario, su console Nintendo.

Astrobot è disponibile solo su PS5 ed è tradotto in italiano. Ha un PEGI età consigliata 7+.

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