Balatro, il gioco «indipendente» che ha sbancato gli Oscar dei videogame
Quando a metà novembre sono arrivate le nomination del Game of the Year, gli «Oscar» dei videogiochi assegnati stanotte, abbiamo scoperto che tra il DLC di Elden Ring e il magnifico platform PlayStation only Astrobot c’era anche Balatro, un gioco dalla grafica a dir poco retro e dalle meccaniche incredibilmente immediate capace, alla fine, di conquistarne tre di «statuette». Date un’occhiata al video qua sotto per capire di cosa stiamo parlando.
Come funziona Balatro. L’idea geniale dello sviluppare (al singolare, è stato creato da un solo sviluppatore!) è stata quella di unire alle regole del poker la filosofia di gioco roguelike, un termine orribile usato da noi gamer per indicare quei videogiochi in cui ogni partita è diversa dalle altre e se arrivi al «gameover», devi ricominciare praticamente tutto da capo.
In Balatro dovrete affrontare una serie di sfide in cui riceverete una «mano» di carte (in media, una mezza dozzina). Avrete a disposizione delle giocate, in cui dovrete cercare di comporre la miglior combinazione possibile di 5 carte utilizzando i punteggi del poker – il tris è meglio della coppia, la scala è meglio del tris, e via dicendo. Regole che bene o male conoscono tutti. Avrete anche a disposizione la possibilità di scartare un certo numero di carte, sperando che quelle che lo sostituiranno siano più favorevoli per la vostra giocata. L’obiettivo è superare una soglia di punteggio, sempre più alta, e ogni tre partite c’è anche da affrontare uno scontro «finale» ancora più difficile che ha regole particolarmente punitive e malvagie – per esempio, non potete usare carte di un certo seme o alcune carte vi vengono servite coperte.
Quello che rende incredibilmente coinvolgente Balatro è che potrete arricchire il vostro mazzo con delle carte speciali: per esempio, ci sono dei jolly che potete acquistare e che migliorano il punteggio di un certo seme oppure delle carte pari. Poi ci sono dei «tarocchi» che per esempio che rendono più redditizio una coppia, o aggiungono dei bonus a una certa carta del vostro mazzo; dei «ticket» che aumentano il numero di mani giocabili a ogni sfida, oppure il numero di volte che potete scartare delle carte. Queste carte speciali vanno «comprate» usando il denaro guadagnato dalle sfide precedenti, e rendono unico il vostro mazzo. Se però durante una sfida non raggiunte il livello di punteggio richiesto, è «game over» e perdete tutte le carte speciali e i bonus accumulati. E vi spiacerà un sacco, ve lo possiamo garantire, proprio come quando nei giochi di ruolo in stile «roguelike» il vostro alter ego viene fatto fuori da un orchetto e dovrete ricominciare tutto da capo.
Sottolineiamo che la valuta di cui stiamo parlando è solo interna al gioco – non dovrete pagare un centesimo extra dopo aver acquistato Balatro. I «dollari» che guadagnerete nel gioco che vi servono per acquistare joker e carte speciali non possono essere acquistati mettendo mano alla carta di credito o Paypal. Una bella differenza rispetto ai moltissimi videogame, e non solo per cellulare, che oggi vi spingono invece a metter mano al portafoglio «vero» per acquistare bonus e facilitazioni varie.
Basta solo qualche ora di gioco per capire quanto Balatro possa essere coinvolgente: le «run», ovvero le partite che affronterete, dureranno in media una dozzina di minuti, sufficienti per affezionarvi alle combinazioni di carte speciali che avete «acquistato». E una volta che arriverà l’inevitabile «game over», non vedrete l’ora di ripartire da zero, provando magari combinazioni diverse – anche perché a ogni «run», i joker e le carte speciali cambiano moltissimo, ed è veramente difficile ripetere la stessa partita due volte.
Balatro ha venduto finora oltre due milioni di copie, una cifra pazzesca considerando la semplicità del gioco e la sua grafica «pixellosa» antidiluviana. È arrivato praticamente su ogni piattaforma, dal PC alle console Xbox e PlayStation, sulla Switch e sugli smartphone Android e iPhone (dove peraltro è incluso nella selezione dell’abbonamento «all you can play» di Apple Arcade). Nonostante nel gioco, come abbiamo detto, non sia né richiesto né possibile usare denaro vero e proprio, la classificazione PEGI per età consigliata è 18+ proprio perché riprende delle meccaniche dal poker. Il gioco è disponibile nella nostra lingua.