Bandiera a scacchi per Forza Motorsport
Manca solo l’odore di pneumatico bruciato. L’ottavo capitolo di Forza Motorsport è un piccolo paradiso digitale per gli appassionati di racing su console e PC che puntano al realismo, al fine tuning della propria auto, a tagliare la curva con precisione chirurgica per mangiare preziosi secondi all’avversario più abile. E poi, è uno spettacolo visivo impareggiabile, con i riflessi di luce sulle auto che sfrecciano sui rettilinei e frenano ognuna con tempi e distanze leggermente diverse, governate da una intelligenza artificiale che simula il comportamento umano, errori compresi.
Forza Motorsport è l’ammiraglia di Microsoft tra i giochi di guida: il primo capitolo ha esordito sull’Xbox originale nel 2005, e da allora è un appuntamento fisso sulle console dell’azienda fondata da Bill Gates. Tale è stato il successo di Motorsport che nel 2012 è stato lanciato Forza Horizon, spin-off molto più immediato e votato alla giocabilità, con gare dove la simulazione è in secondo piano rispetto alla velocità e al divertimento.
Qua però siamo nel mondo delle simulazioni, dove non sono tollerati contatti con gli avversari e se sgarri di un soffio fuori pista arrivano salatissime penalty. Siamo arrivati all’ottavo capitolo di Forza Motorsport, il primo pensato esclusivamente per la nuova generazione di Xbox Series X|S: quali sono le novità? Prima di tutto, non c’è un numero nel titolo. Non è Forza Motorsport 8, ma semplicemente Forza Motorsport. Questo perché Microsoft vuole creare un gioco che rimarrà vivo per mesi e anni, con continui aggiornamenti, nuove sfide, nuovi percorsi, per far sì che gli appassionati avranno sempre un motivo per tornare a giocare a Forza Motorsport anche tra 12, 18 mesi. Un progetto ambizioso, senza dubbio.
Già oggi, però, ci sono un sacco di cose da fare in Forza Motorsport. Nel single player, una volta completato il tutorial iniziale, basta scegliere il livello di realismo con cui volete affrontare il gioco e poi siete pronti per lanciarvi nel Trofeo Costruttori , una serie di eventi che vi faranno affrontare più di un centinaio di eventi già disponibili su ogni genere di auto, dalle compatte come la Peugeot 308 o l’Alfa Romeo Giulietta del 2011, fino alle supercar come la Lamborghini Veneno o la Pagani Huayra BC, passando per muscle car e bolidi di Formula 1. Se volete vedere l’elenco completo dell’ampissimo garage virtuale del gioco, lo trovate qua.
Gareggerete su una ventina di tracciati: c’è il Mugello, c’è Silverstone, Laguna Seca, l’immancabile Nürburgring, e non mancano all’appello nemmeno Indianapolis e Le Mans. Gli eventi sono divisi in categorie, quindi gareggerete contro auto di ogni tipo ma sempre comparabili alla vostra. Tra modifiche del percorso, possibilità di correre di giorno e di notte e con ogni condizione meteo, difficilmente due gare saranno identiche.
Novità di questo «capitolo», prima di ogni gara dovrete affrontare tre giri di prova: non è solo un modo per acquisire confidenza con il circuito e scoprire le curve o le chicane più insidiose, ma anche per guadagnare esperienza con la vettura e accedere alla possibilità di migliorare l’auto. Se non avete voglia di gettarvi nel tuning, nessun problema: c’è sempre la possibilità di delegare le decisioni in automatico alla console. E sì, naturalmente potete anche saltare le prove e andare direttamente alla gara, anche se rinuncerete a parte dell’esperienza.
Le gare sono uno spettacolo: sia per gli occhi, perché Forza Motorsport è sicuramente uno dei videogame più vicini al fotorealismo che vi capiterà di vedere quest’anno, sia perché tutto in gara sembra estremamente realistico. Non è raro vedere le auto controllate dai piloti virtuali scontrarsi tra loro o uscire di pista: da almeno un decennio i due giochi racing di Microsoft, Forza Motorsport e Forza Horizon, vi fanno correre contro i Drivatar, i piloti controllati IA che hanno il nome preso dalla vostra lista amici su Xbox e che si comportano in modo «umano» – quindi a volte arroganti, a volte cauti, spesso «umani» al punto da sbagliare un’entrata in curva o fallire miseramente un’uscita.
E non provate a fare i furbi: anche al livello di realismo più basso e con gli aiuti attivati, non potrete tagliare curve o prendere a sportellate gli avversari, perché incorrerete in penalità di decine di secondi che vi impediranno di vincere la gara. Questo stesso sistema è presente nel multiplayer, ed è ancora più importante per le gare online: i giocatori che non rispettano le regole vedranno deteriorata la loro «rispettabilità» e si troveranno a correre con altri gamer indisciplinati, mentre chi si comporta in modo impeccabile e non scambia Forza Motorsport per Destruction Derby verrà selezionato per gare con altri giocatori che corrono «puliti». Un accorgimento semplice ma che funziona splendidamente per far giocare ognuno come preferisce e evitare che le gare vengano rovinate da chi si diverte a speronare gli altri.
Semaforo verde anche per i controlli: già non c’era molto di cui lamentarsi nel precedente capitolo, e in Forza Motorsport abbiamo notato sottili ma evidenti miglioramenti nel modo in cui controlliamo l’auto. Certo, il top è giocare con un volante, ma anche il joypad funziona piuttosto bene ed è capace di regalare emozioni e gratificazioni non comuni, una volta che avrete imparato a dosare freni e accelerazioni.
Forza Motorsport è un passo avanti al suo concorrente diretto, ovvero il capitolo precedente del franchise. È meglio quasi sotto ogni punto di visto, e di sicuro è visivamente il miglior Forza di sempre. Considerando che come tutti i giochi first party di Microsoft è incluso nel Game Pass, l’abbonamento «all you can play» di Xbox, e che presumiamo lo abbiate sottoscritto se avete una console Microsoft, non c’è davvero nessun motivo per non provare il gioco, non solo se siete appassionati di videogame racing.
Forza Motorsport è disponibile su Xbox Series X|S e su PC, è tradotto nella nostra lingua e ha un PEGI età consigliata 3+.