La recensione

Harry Potter: Quidditch Champions

Il gioco delle scope volanti e dove fare gol
Paolo Paglianti
03.10.2024 14:15

Settembre è stato un mese ricco di simulazioni sportive: non solo calcio con FC 25 e basket con NBA 2K25, ma anche di uno sport che non esiste nel mondo reale ma solo nei libri di Harry Potter, il Quidditch. Grandi assenti nel blockbuster Hogwarts: Legacy, le gare su scope volante attivano ora per PC e console (per Switch un po’ in ritardo, lo aspettiamo per novembre) Harry Potter: Quidditch Champions, un titolo dedicato al 100% allo sport inventato dalla Rowling. Anzi, verrebbe da dire, solo su questo sport.

A differenza di Hogwarts: Legacy, il videogioco del Quidditch è ambientato in contemporanea ai film e ai libri di Harry Potter, e potrete quindi incontrare e addirittura impersonare parecchi dei personaggi visti al cinema o tra le pagine dei romanzi. Dopo un veloce tutorial che spiega le regole del gioco, come pilotare la scopa, e i ruoli di ogni team di Quidditch, si passa poi ai quattro Campionati, con una difficoltà crescente anche se mai realmente impegnativa per chi mastica videogiochi.

Il sistema di controllo ricorda quello di qualsiasi simulatore aereo giocoso: oltre a impennare e picchiare, si può anche derapare nell’aria, come nei giochi di racing su quattro ruote. Non ci siamo trovati male, ma abbiamo qualche dubbio sul fatto che i giocatori più piccoli, magari in età pre e scolare senza molta esperienza con giochi di aerei, potranno godersi il titolo senza impegnarsi non poco solo per capire dove andare.

Le regole del Quidditich sono state leggermente modificate per rendere le partite simulate più sensate: in particolare, acchiappare il Boccino non fa vincere automaticamente la partita, e assegna invece «solo» 30 punti sui 100 necessari per concludere il match.  Altra bella idea, durante la partita (solo single player) è possibile «saltare» da un giocatore all’altro, e quindi nei sei minuti di gara ricoprire diversi ruoli dal Portiere al Cacciatore. In multiplayer, invece, si gioca solo 3 contro 3, scegliendo i ruoli all’inizio e mantenendoli per tutta la partita.

Harry Potter: Quidditch Champions, al di là della grafica un po’ spartana, non è affatto un brutto gioco: è un po’ vuoto, casomai. Un giocatore di media esperienza lo concluderà in due pomeriggi, probabilmente, e gli rimarrà solo il multiplayer come spinta per una rispolverata. D’altra parte, non è detto che Warner Bros in futuro non preveda nuovi Campionati o variazioni sul tema – a tal proposito, segnaliamo che il gioco è in vendita a prezzo ridotto rispetto alla media dei Day 1, e non prevede alcuna microtransazione, cosa di cui siamo molto felici.

Harry Potter: Quidditch Champions è disponibile per praticamente ogni console (anche se per Switch arriverà a novembre), ed è incluso nel PlayStation  Plus. Il gioco è tradotto nella nostra lingua e ha una età consigliata PEGI, 12+.

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