La storia

I videogiochi svizzeri allo stand nazionale di Gamescom

Scopriamo come la Fondazione Svizzera per la Cultura Pro Helvetia aiuta gli sviluppatori emergenti di videogame del nostro Paese
© SwissGames
Paolo Paglianti
06.09.2023 12:00

Come abbiamo anticipato nella nostra cronaca da Gamescom, alla fiera di videogiochi più importante dell’anno abbiamo trovato un angolo di Svizzera: circa 400 metri quadrati al centro dello stand 4.1, nella sezione «business», dove 22 sviluppatori del nostro Paese hanno mostrato alle decine di migliaia di operatori di settore i loro videogiochi. E abbiamo scoperto un piccolo miracolo elvetico. 

L'iniziativa SwissGames è organizzata dalla Fondazione Svizzera per la Cultura Pro Helvetia, che promuove la creazione artistica e culturale contemporanea all'interno e all'esterno dei confini nazionali per le arti visive e sceniche, la letteratura, la musica, il design e il game design. E naturalmente, anche videogiochi e media interattivi. Cécile Vulliemin, Head of Design & Interactive Media di Pro Helvetia, ci spiega come funziona: «Ogni anno offriamo contributi alla creazione per professionisti svizzeri o con domicilio stabile in Svizzera nell'ambito del game design. Il bando relativo ai videogame permette di accedere a una serie di finanziamenti da 20.000 a 50.000 franchi per studio, per un totale che contribuisce ai costi di produzione per il 10-15%. Gli sviluppatori e i loro titoli vengono scelti da una giuria internazionale di esperti, che giudicano la qualità del gioco e l’effettiva possibilità di successo sul mercato finale». In Svizzera esistono sviluppatori come Giants Software, che con il suo franchise Farming Simulator ha venduto oltre 25 milioni di copie. Pro Helvetia però si dedica agli sviluppatori emergenti, e l’obiettivo della presenza alla Gamescom è metterli in contatto con publisher o finanziatori interessati al loro progetto.

Chiediamo a Cécile come Pro Helvetia aiuta questi sviluppatori oltre al supporto economico. «Innanzitutto, con sessioni di coaching e mentoring: spesso gli sviluppatori emergenti hanno bisogno di aiuto proprio quando si tratta di finalizzare il gioco, pubblicarlo sugli store digitali e farlo conoscere ai gamer». Generalmente, un videogame può costare dai 300.000 franchi a svariati milioni, ma i prodotti «emergenti» hanno budget più ridotti e 50.000 franchi possono fare la differenza tra successo e fallimento.  

«Non solo: a Zurigo esiste anche lo Swiss Game Hub, dove qualunque sviluppatore può prenotare lo spazio e lavorare a contatto con esperti del settore e altri sviluppatori. Il nostro successo più significativo, credo, è aver contribuito a creare una community che si conosce, si aiuta e si scambia idee».

«Inoltre», aggiunge Cécile, «organizziamo delegazioni svizzere alle principali fiere di settore, comprese le più importanti tra cui ovviamente Gamescom, ma anche GDC a San Francisco e Nordic nei Paesi del nord Europa».

Ed è un supporto che funziona: negli ultimi anni, sviluppatori come Stray Fawn Studio, Asteroid Lab e la stessa Okomotive sono riusciti ad arrivare sul mercato e conquistare centinaia di migliaia di giocatori anche grazie al supporto di Pro Helvetia.

Visitatori della Gamescom allo stand elvetico. Nel nostro Paese, 1 svizzero/a su tre gioca ai videogame,e circa il 50% dei gamer sono donne. Dei 22 studios della delegazione presenti a Gamescom, 9 sono gestiti da donne – e Pro Helvetia ha molto a cuore le pari opportunità anche nei videogame con bandi appositi.
Visitatori della Gamescom allo stand elvetico. Nel nostro Paese, 1 svizzero/a su tre gioca ai videogame,e circa il 50% dei gamer sono donne. Dei 22 studios della delegazione presenti a Gamescom, 9 sono gestiti da donne – e Pro Helvetia ha molto a cuore le pari opportunità anche nei videogame con bandi appositi.

«Sappiamo che il nostro sostegno comparato ad altri Paesi, come per esempio la Germania, non è una cifra mostruosa», dice Cécile. «Il cinema in Svizzera riceve sovvenzioni federali con cifre molto superiori. Siamo però molto felici di quello che stiamo costruendo e speriamo, nel prossimo futuro, di poter aiutare ancora maggiormente gli sviluppatori elvetici». Quindi, se avete l’idea per un videogioco nel cassetto e volete sottoporre il vostro progetto, sappiate che in Svizzera non siete soli ma c’è chi aiuta le idee migliori e più innovative. Ma affrettatevi: il prossimo bando per i videogame di Pro Helvetia sarà aperto a marzo 2024 e si concluderà a inizio luglio. Per allora, dovrà essere pronto il vostro «demo» da mostrare alla giuria.

Intanto, diamo un’occhiata ai videogiochi svizzeri che ci hanno colpito allo stand SwissGames di Gamescom 2023.

Seven Dwarfs: Legend Untold

Un rilettura co-op e in chiave platform della fiaba di Biancaneve, in cui i quattro giocatori impersonano uno dei sette nani – ognuno con abilità e armi diverse - e si aiutano nella terribile missione di sconfiggere la Strega cattiva. Seven Dwarfs: Legend Untold è un gioco di combattimenti e piattaforme veloce e colorato ancora più divertente se giocato con uno o più amici sulla stessa console. Lo sta sviluppando Surprised Turtle Studios.

Wéko: The Mask Gatherer

A metà strada tra Zelda e il mai dimenticato Little Big Planet, il titolo di Siro Games è una lettera d’amore verso i giochi di ruolo e d’azione «alla giapponese». Nel demo presentato alla Gamescom, abbiamo guidato il nostro eroe –un geco antropomorfo e assai coraggioso – in una specie di tempio sotterraneo pieno di puzzle e combattimenti.

Echo of the Waves

Disegnato completamente a mano e con lo stile degli acquarelli, Echo of the Waves è un gioco di esplorazione e enigmi assai peculiare. Nel demo abbiamo esplorato un paio delle prime isole del gioco, risolvendo puzzle a base di prospettiva: spostando il protagonista per il livello, abbiamo dovuto trovare il «punto di vista» perfetto per allineare gli elementi del fondale. Assai astuto! Sul sito di Oneiragames, gli sviluppatori, c’è anche un video.

Tom the Postgirl

La postina Tom è assai birichina. Dovrebbe recapitare i pacchi e le lettere  nel paese, ma preferisce curiosare nelle case dei destinatari prima di assolvere ai suoi compiti. Così può capitare di scoprire i segreti più o meno pericolosi degli abitanti del suo villaggio, e il giocatore dovrà decidere se recapitare il pacco o aprirlo e combinare una serie di guai. Tenete d’occhio lo sviluppatore assai promettente, Oopsie Daisies.

Trailblazers

A metà strada tra un gioco gestionale e uno di esplorazione, Trailblazers di Strangers vi mette al comando di un pachidermico trasporto «animale» (sembra una tartaruga, ma ha le dimensioni di un triceratopo) che procede incessantemente per la Frontiera. Dovreste gestire l’equipaggio, sconfiggere i predoni che vi assaltano, e controllare le foreste attraverso cui vi muoverete. Ricorda un po’ FTL, cosa che per noi è un gran complimento.

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