La recensione

Le avventure medioevali di Kingdome Come: Deliverance 2

Più che un gioco di ruolo, un simulatore di vita della Boemia del XV secolo
Paolo Paglianti
21.02.2025 19:00

Nelle prime cinque ore di gioco in Kingdom Come: Deliverance 2 abbiamo forgiato una spada, faticato come dei somari per scaricare un carro pieno di farina, fatto a scazzottate in una locanda, creato una pozione a base di camomilla, dato la caccia a dei cinghiali, e siamo finiti sulla gogna (in senso assolutamente non figurato) nella pubblica piazza. Non solo, abbiamo assaporato il dolce gusto di passare da vagabondi vestiti di stracci sudici e insanguinati, reietti della società a cui nessuno dà credito o spago, a guerriero a cavallo, naturalmente sottratto a uno sfortunato cumano di passaggio.


Ma procediamo con ordine. Nel gioco, impersonerete Henry, figlio bastardo di un nobile della Boemia del XV secolo. Ritroviamo Herny mentre sta accompagnando il signore, Sir Hans Capone, per portare una missiva al nobile locale nel tentativo di cambiare le sorti della guerra che sta divorando il regno. Purtroppo, le cose finiscono male e Henry si trova solo, pestato e derubato di tutto. Dopo il (lunghissimo) tutorial che vi spiega come funzionano i comandi del gioco e la dura vita della Boemia del XV secolo, Kingdome Come: Deliverance 2 vi passa le redini dell’avventura e lascia fare a voi.

Potrete decidere di seguire la trama principale, che vi chiede di trovare un modo per risalire i gradini della piramide sociale medioevale e arrivare al cospetto del nobile locale. Per farlo, ci sono diverse strade, che passano dal trovare un lavoro come fabbro o come mugnaio, o infiltrarvi come un ladro nel suo castello. Oppure, potrete scegliere di girovagare per il regno a caccia di avventure, di cui il reame è particolarmente ricco. La soluzione migliore, ovviamente, è fare entrambe le cose.

Kingdom Come: Deliverance 2 è un gioco titanico. Non solo per le dimensioni della sua doppia mappa gigantesca, ma soprattutto per la quantità di «cose» da fare. Se avete esperienza di giochi di ruolo del passato, possiamo dirvi che ci ha ricordato i momenti migliori di Morrowind e di The Witcher. Ogni volta che vi mette in viaggio su una strada, troverete dozzine di situazioni nuove e originali. Un vagobondo misterioso che vi propone degli indovinelli; un paio di ladri che stanno saccheggiando il cadavere di un passante appena caduto nella loro trappola. Un ubriacone che vuol menare le mani, o un delinquente che vi chiede un aiuto per trovare un tesoro, a cui naturalmente sfilerete la mappa con le buone o le cattive. Difficile annoiarsi, nella terra di Boemia.

Il combattimento è veloce, violento e realistico. Dovrete imparare a parare e contrattaccare, ritirarvi dai fendenti più micidiali e come colpire il nemico dove meno se lo aspetta. Contano le armi equipaggiate e il livello di esperienza del vostro personaggio, ma conta anche la destrezza con il joypad. Peraltro, non potrete salvare quando vorrete: esistono dei save point precisi e fissi, e poi il gioco salva quando dormite per la notte. Altrimenti, se vorrete effettuare un salvataggio prima di un combattimento particolarmente arduo, dovrete consumare una delle preziose e costose pozioni apposite. Questo sistema, punitivo ma giusto, vi fa gustare ancora di più il rischio, la perenne insicurezza della vita nel medioevo, dove basta prendere la strada sbagliata o rispondere nel modo sbagliato e può finire tutto nel peggiore dei modi. Peraltro, Kingdome Come: Deliverance 2 è un gioco realistico sotto diversi punti di vista: dovrete ricordarvi di mangiare, bere, non abusare dell’alcool, e di riparare le vostre armi. Combattere con una spada che cade a pezzi, ubriachi e con lo stomaco vuoto è un buon metodo per finire sottoterra.

Per essere un gioco così vasto e così pieno di avventure e vita, Kingdome Come: Deliverance 2 è sorprendentemente robusto. Nelle nostre ore di gioco, non abbiamo incontrato bug rilevanti, personaggi «incastrati» nei muri o blocchi vari. Anzi, tutto ci è sembrato funzionare come un meccanismo preciso e rodato, una rarità in giochi simili. L’unico rischio, con questo gioco, è di rimanerne rapiti e giocarci 50 e più ore, inseguendo ogni simbolino sulla mappa e ogni missione secondaria. Che poi, è quello che succede con i giochi migliori.

Kingdome Come: Deliverance 2 è disponibile per PC, Xbox Series X|S e PS5, ed è tradotto nella nostra lingua (solo testi, il doppiaggio è in inglese, francese, tedesco e spagnolo). Il PEGI età consigliata

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