L’E3, la più grande e importante fiera di videogame al mondo, è stata annullata
Solo poco più di un mese fa Lance Fensterman, presidente dell’organizzazione della fiera losangelina, aveva garantito che l’E3 2023 si sarebbe tenuto regolarmente. Invece, le più funeste ma ormai comprensibili previsioni si sono avverate. Dopo che Microsoft, Sony, Nintendo e infine Ubisoft avevano dichiarato che non avrebbero partecipato all’E3 del prossimo giugno, con un laconico comunicato sulla home page della fiera, l’ente organizzatore di E3 ha confermato che l’E3 2023 non si terrà affatto, né nel mondo reale nelle hall del Convention center di Los Angeles, né come evento digitale.
Come ci siamo arrivati
Per oltre vent’anni, l’E3 ha rappresentato il momento e il luogo in cui la industry dei videogame convergeva da ogni angolo del globo per incontrarsi e confrontarsi. Giornalisti, publisher di videogame e sviluppatori vivevano tre giorni di full immersion tra gli stand faraonici del Convention Center di Los Angeles. L’appuntamento più importante dell’anno, dove non solo si provavano dal vivo i giochi in arrivo entro il Natale successivo, ma si capiva la direzione del mercato, chi vinceva la sfida tra i colossi delle console, i titoli da tenere d’occhio.
Il primo colpo mortale è arrivato dal COVID, che ha annullato praticamente ogni fiera di qualsiasi settore per due o tre anni. Passata la Pandemia, nel 2022 la prima edizione dell’E3 post pandemia si è svolta decisamente sottotono. E oggi scopriamo che quella del 2023 non si svolgerà affatto. Ci si potrebbe chiedere come mai l’E3 non si sia risollevato dopo la fine dell’emergenza pandemica, mentre la Gamescom tedesca o la GDC della vicinissima San Francisco invece sono decollate e tornate in scena alla grande.
La prima causa è che i publisher di videogame hanno imparato a «fare da soli». Microsoft, Nintendo, Sony e via via la stragrande maggioranza degli altri editori di videogiochi, durante la pandemia, hanno scoperto che potevano comunicare direttamente con tutti i giocatori del mondo, e non solo con i 45.000 gamer e professionisti che mediamente hanno visitato i padiglioni dell’E3 nei suoi anni migliori. Per esempio, è nato il Nintendo Direct, con cui il publisher di Super Mario e soci ogni due o tre mesi ci racconta in prima persona i giochi in arrivo su Switch. Lo stesso succede in casa Xbox con Developer Direct e con gli State of Play di PlayStation, con «dirette» su YouTube e Twitch che possiamo vedere live o in differita per scoprire cosa bolle in pentola Microsoft e Sony. Non solo i Direct dei publisher dei videogame catalizzano meglio l’interesse dei gamer, ma evitano anche i costi stratosferici al metro quadro dagli stand e Booth del Convention Center, che farebbero impallidire anche i listini prezzi degli agenti immobiliari di Zurigo centro.
Poi è arrivato il Summer Game Fest, organizzato da Geoff Keighley, che già da qualche anno si presenta come validissima alternativa all’E3 «digitale». Nato proprio nel 2020 per «sostituire» l’edizione fisica dell’E3, impossibile per via della Pandemia, il prossimo Summer Fest è già confermato per l’8 giugno 2023. Al momento non conosciamo il programma del Summer Fest, ma è lecito sospettare che i publisher dei videogame abbiano scelto a quale dei due eventi partecipare con i trailer dei loro videogame in arrivo. Lo stesso organizzatore del Summer Fest, Geoff Keighley, ha twittatto il suo commento sulla dissoluzione dell’E3, indicando nell’incapacità della fiera losangelina nell’adattarsi ai cambiamenti il motivo della sua scomparsa.
Cosa cambia per il mondo dei videogiochi?
Gli appassionati e gli operatori del settore che per anni hanno visto nell’E3 un appuntamento fisso in questi giorni sono ovviamente disperati, ma probabilmente cambierà ben poco nel mondo dei videogiochi. L’industry dei videogame è già mutata, evoluta: non solo oggi è molto più grossa, competitiva e articolata rispetto ai primi E3 di venti e più anni fa, ma come dicevamo più sopra, ha scoperto che può parlare senza filtri direttamente ai gamer sfruttando le proprie «dirette» e eventi digital come il Summer Fest in cui, di fatto, si vedono i trailer dei giochi in arrivo in anteprima. Intanto, noi europei potremo partecipare alla Gamescom di Colonia, già confermata per il 23-27 agosto, che per ora sembra prosperare senza grossi problemi. E che nessuno provi a annullare pure quello!