L'approfondimento

Ma perché gli attori sono in sciopero contro l’Intelligenza Artificiale? Guardate questi video di Nvidia

Da fine luglio, Hollywood ha di nuovo incrociato le braccia poiché, a detta del sindacato SAG-AFTRA, le aziende di videogiochi non hanno interesse a trovare un accordo che tuteli le figure che lavorano specificamente nel settore
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Paolo Paglianti
27.08.2024 10:30

Da fine luglio, Hollywood è di nuovo in sciopero: come l’anno scorso, la SAG-AFTRA, la sigla che riunisce doppiatori, attori, stunt e controfigure che lavorano specificamente nel mondo dei videogiochi, ha dichiarato uno sciopero a tempo indefinito perché – secondo loro – le aziende di videogiochi non hanno interesse a trovare un accordo che tuteli le figure professionali di questo tipo nelle produzioni di videogiochi. Come ormai sanno anche i sassi su Marte, la industry dei videogiochi genera da anni un fatturato globale superiore a quello di cinema e musica, e quindi è evidente che Hollywood sia molto interessata ai compensi e ai lavori anche in ambito video ludico. Quando vedete un personaggio di un videogioco che si muove in modo molto naturale, generalmente dietro c’è un attore (magari non famosissimo come i volti dei blockbuster) che presta al personaggio espressioni facciali e movimenti del corpo con il motion capture. Per esempio, qua sotto potete vedere come è stato realizzato il videogame Indiana Jones e L’antico Cerchio (in arrivo questo dicembre su PC e Xbox, e in primavera per PS5). 

Qual è il nodo principale della questione? L’intelligenza artificiale, già ora, è in grado di «copiare» e «creare» testi, immagini e persino video che sembrano reali. Per esempio, nel video qua sotto, tutto quello che vedete è stato creato da un input testuale e dall’IA che lo «comprende» e lo trasforma in un filmato. Naturalmente, la IA non «crea» da zero nulla, semplicemente prende pezzi dal suo enorme database e li mette assieme. Il risultato è comunque pazzesco.

La IA è anche in grado di parlare con noi, creando l’illusione di avere a che fare di un interlocutore quasi umano, come si vede in questo video dimostrativo di ChatGPT.

Queste innovazioni stanno rivoluzionando molto velocemente diversi aspetti del mondo del lavoro, soprattutto in ambito tecnologico. Per esempio, è notizia di poche settimane fa che gli studios milanesi di Keywords, azienda specializzata nella traduzione dei videogiochi, stanno licenziando circa 30 dipendenti per motivazioni anche collegate al fatto che la IA permette di facilitare la tradizione da qualsiasi lingua in un’altra con il livello di errori molto basso. Altro esempio, chi frequenta assiduamente Twitter – X, avrà notato che basta taggare dei profili specifici sotto un video in inglese per ricevere in pochi secondi la versione doppiata in italiano dalla IA, e con risultati che – se non professionali – comunque sono più che dignitosi.

Nel mondo dei videogiochi, l’impatto è e sarà enorme, e su molti livelli. Parlando di attori, il costo per realizzare un singolo personaggio in un videogioco è elevatissimo, considerando che spesso deve dire parecchie battute – e non parliamo solo dei protagonisti, ma anche dei personaggi secondari. In un film di due ore, ci sono – appunto – due ore di personaggi che parlano (al massimo). In un videogioco come Fallout, se mettiamo in fila tutte le battute che vengono dette dai personaggi del gioco, superiamo abbondantemente le 100 ore.

Durante la recente Gamescom 2024, la fiera europea più importante nel mondo gaming, Nvidia (azienda che produce le schede 3D video) ha annunciato che ha avviato l’integrazione tra la sua IA generativa e lo Small Language Model: ovvero, non solo è possibile creare un personaggio in un videogioco dal nulla, senza «registrare» i movimenti di un attore in carne e ossa, ma anche fargli capire quello che il giocatore gli chiede e rispondere in modo appropriato. In futuro, non sarà più necessario riprendere per centinaia di ore gli attori che mostrano espressioni di felicità, rabbia, paura e via dicendo, perché ci penserà la IA, facendo risparmiare ai publisher un sacco di soldi e tempo. Non solo: chi produce videogiochi non dovrà nemmeno preoccuparsi troppo di «preparare» le risposte da consegnare al giocatore, perché questi personaggi «capiranno» quello che gli chiederemo e risponderanno sul momento, senza seguire un rigido copione.

In questo video di Nvidia, si può vedere cosa è possibile fare unendo la grafica delle sue schede video con una intelligenza artificiale pensata per generare un personaggio dei videogiochi

Nel video, tutti i volti sono generati da IA. Per capire le potenzialità della IA nel mondo dei videogiochi, date un’occhiata a questo altri due video:

Nel primo filmato vediamo come il «barista» virtuale risponde alle nostre richieste: un produttore di videogiochi che utilizzasse questo sistema, magari adattandolo al proprio titolo, risparmierebbe come minimo decine di migliaia di euro per ogni singolo personaggio – e in un videogioco come Starfield  o Cyberpunk 2077 ce ne sono a centinaia. Facile quindi comprendere perché gli attori sono preoccupati: in futuro, chi li pagherà per un lavoro che può fare la IA quasi gratis e in molto meno tempo?