Perché l'uscita di EA FC24 ha generato polemiche
Da oggi, venerdì 29 settembre, è possibile acquistare la versione base di EA FC24, il famosissimo gioco virtuale di calcio. Finita la ventennale collaborazione con la FIFA, il gruppo EA – Eletronic Arts – ha deciso di continuare a produrre il videogioco più utilizzato al mondo. Fino a qui, nulla di particolarmente strano o rilevante. E invece, l'uscita del gioco è stata accompagnata dalle polemiche. Il motivo? Proviamo a fare chiarezza
Una questione pronosticata
Sin dalla presentazione del nuovo gameplay, avvenuta lo scorso luglio, EA è stata costretta a rispondere alle critiche, aumentate ulteriormente dopo l’uscita della versione premium del gioco in data 22 settembre. Ebbene, quali sarebbero queste critiche? Una, in particolare: la presenza, in maniera assai più consistente rispetto alle versioni precedenti, delle donne nel gioco. Nel dettaglio: la questione riguarderebbe la possibilità di giocare con le calciatrici nella parte centrale e maggiormente adoperata del gioco, ovvero l’Ultimate Team. Questa modalità di gioco consiste nel poter creare la propria squadra attraverso la combinazione di calciatori, e da oggi anche calciatrici, di diversi club, campionati e nazionalità.
EA, al riguardo, aveva risposto immediatamente. Facendo leva sulle dichiarazioni dell'executive producer John Shepherd. Il quale aveva detto: "È molto semplice, a tutti coloro che si sentono infastiditi da questa idea di avere calciatrici e calciatori nella stessa squadra dico, non giocate a Ultimate Team. Ci sono altre modalità, come Kick Off, che hanno un'impostazione più classica e competitiva”.
Gli streamer aizzano la folla? Sicuramente creano tendenza
Tutto questo accadeva nel mese di luglio. La questione sembrava essere risolta, pur senza posizioni forti da parte di EA. E invece, con l’uscita della versione premium il dibattito è tornato più che mai d’attualità. In particolare per colpa degli streamer, cioè quei ragazzi che si filmano mentre giocano ai videogiochi per pubblicare poi il tutto su YouTube o, ancora, direttamente live sulla piattaforma Twitch. Proprio gli streamer hanno rimesso in discussione la presenza di calciatrici e calciatori, nella stessa squadra, in modalità Ultimate Team: a loro dire, nella realtà sarebbe fisicamente impossibile per una donna competere con uomini massicci come Haaland o Mbappé. Fino a qui, i già citati streamer potrebbero anche avere qualche ragione. Il problema, però, è che parliamo di un videogioco. E così, quando una delle calciatrici avversarie riesce ad avere la meglio sul loro beniamino, durante le varie sfide online, ecco scatenarsi l'inferno a livello di reazioni: urla, imprecazioni di ogni genere e commenti al limite del sessismo o della misoginia. Gli streamer, va detto, utilizzano spesso metodi comunicativi un po' sbroccati per generare ilarità. Ma c’è un ma, un grosso ma: sembrerebbe infatti che nei confronti delle calciatrici del gioco vi sia un accanimento spropositato, se non esagerato. Già, perché quando è un avversario, di sesso maschile, a vincere un duello contro un loro calciatore gli insulti del ragazzo sono rivolti al proprio pupillo, mentre quando è una donna a portare via il pallone è sempre quest’ultima a beccarsi insulti e ingiurie. Possibile?
Effetto non pervenuto
Nella presentazione del gioco, Shepherd aveva aggiunto: «Sentiamo di poter giocare un ruolo importante nella crescita di questo sport, introducendolo a tutti i nostri fan. Abbiamo questa convinzione di voler riunire tutto il mondo intorno al calcio». Ad oggi il risultato parrebbe l’esatto contrario. La domanda, al netto delle uscite profondamente errate degli streamer, pare ovvia: la combinazione calcistica del mondo maschile e femminile è corretta? Questo miscuglio può davvero contribuire alla ribalta e al riscatto del calcio femminile? In questi primi giorni di EA FC24 l’effetto sperato non è ancora pervenuto. Lasciamoci stupire dai prossimi mesi, streamer permettendo.