Street Fighter 6, ritorna l’indimenticabile «hadouken»
Negli anni '80 e '90, Street Fighter era sinonimo di picchiaduro, ovvero di quei videogame dove ci si picchia a colpi di calci volanti e gomitate fulminanti. Anzi, insieme a Mortal Kombat, ha scritto le regole dei picchiaduro, regole che sono rimaste praticamente invariate negli ultimi venti e passa anni. Prima in sala giochi, dove file di ragazzini non vedevano l'ora di affrontarsi sui cabinati arcade, e poi su console, Street Fighter ha creato un piccolo impero che comprende sette capitoli da oltre 50 milioni di copie, uno spin-off di prestigio (Final Fight) e innumerevoli cross-over in cui i combattenti di Street Fighter incontrano per esempio gli eroi Marvel. Non solo, il franchise Street Fighter ha ispirato innumerevoli manga, cartoni animati e persino due film, sebbene non siano particolarmente memorabili.
Dopo lo scivolone del capitolo precedente, arriva Street Fighter 6 che promette di rimettere le cose a posto e sgnanassoni di qualità a livelli industriali. Ci sarà riuscito?
Innanzitutto, in Street Fighter 6 troviamo i combattimenti uno contro uno. Il videogame in questo ambito gioca in casa, e sfodera il roster classico inclusi Ryu, Ken, Blanka, Chun-li e tutti i personaggi che i veterani conoscono e amano da più di due decenni. Oltre alle vecchie conoscenze, arrivano anche nuovi guerrieri come l'italiana Marisa, statuaria e esperta di pancrazio.
In questa modalità potete scegliere il vostro alter ego e sfidare qualsiasi altro lottatore in arene spettacolari, dai vicoli bui di una metropoli al ponte di una portaerei. Graficamente, questi combattimenti sono maestosi, con personaggi alti quasi come lo schermo e che si muovono con una precisione maniacale, esattamente come vuole la tradizione Street Fighter. Non mancano naturalmente duelli online contro giocatori in carne e ossa, ma vi avvisiamo che se l'IA è battibile, per quanto ben realizzata, in multiplayer troverete dei campioni che riescono a infilare «combo» (le combinazioni di attacchi e prese) con una maestria rara, e non è inusuale non riuscire nemmeno a sferrare un singolo colpo prima di finire KO. Con la pratica, si può imparare a bloccare gli attacchi e a realizzare le combo più raffinate al momento giusto, ma i duelli online sono un’arte che si apprende con costanza e impegno.
La grande novità di Street Fighter 6 è la modalità World Tour: qua creerete un alter ego personalizzato e esplorerete una città intera (la Metro City di Final Fight,lo spin-off «avventuroso» della serie) abitata solo da appassionati di arti marziali. Potrete sfidare chiunque, dall'impiegato che aspetta l'autobus alla vecchietta che passeggia per strada, in un duello all'ultimo sganassone.
World tour è concettualmente simile a giochi come Horizon o Hogwarts Legacy, sebbene con un mondo di gioco molto più semplificato e di dimensioni più contenute: girando per le strade della città (e oltre), troverete dei personaggi che vi proporranno delle missioni che dovrete affrontare per progredire di livello, come trovare oggetti speciali o sconfiggere una banda di malfattori. Man mano che acquisite esperienza e incontrate i maestri di arti marziali (che poi sono gli iconici lottatori di Street Fighter), potrete imparare i segreti delle loro tecniche. Il gioco fa davvero gli straordinari per spiegarvi accuratamente come eseguire i colpi più letali e impostare le difese più impenetrabili. World tour è un graditissimo gioco nel gioco, che rende Street Fighter 6 appetibile anche per chi non è appassionato di picchiaduro al punto da giocare ore e ore ai «soli» duelli, ma che vuole qualcosa in più. Unico neo, l'aspetto visivo di World Tour è meno spettacolare delle arene principali, quindi non aspettatevi un mondo dettagliatissimo e graficamente perfetto.
Street Fighter 6 è disponibile per PS4, PS5, PC e Xbox Series X, ed ha i sottotitoli nella nostra lingua. il PEGI età consigliata è 12+.