Tiny Tina's Wonderlands, lo sparatutto che è farà sorridere gli appassionati di giochi di ruolo
Tre orchi alti come una casa, un drago e più di duecento scheletri e zombi assortiti: passate un paio di ore tra le sparatorie in Tiny Tina's Wonderlands, il bilancio dei nemici affettati, presi a fucilati o fatti esplodere sarà minimo a tre cifre!
Dopo quattro capitoli principali e una dozzina di espansioni possiamo considerare la serie di Borderlands un classico degli sparatutto, al fianco dei mostri sacri come Call of Duty, Halo e Doom. Il primo Borderlands fu pubblicato oltre dieci anni fa, nel 2009, e fu un successo istantaneo grazie alla grafica da cartone animato, gli scontri frenetici e soprattutto la possibilità di giocare con altri tre amici, unendo le forze come un team e giocando «insieme» piuttosto che uno contro l'altro. Per inciso, Borderlands 3 ha ricevuto da poco un aggiornamento per poterlo giocare al massimo sulle nuove console PS5 e Xbox Series X|S, quindi se non l'avete mai provato vi consigliamo di dargli un'occhiata.
Strada facendo, però, lo sforzo creativo degli autori di Borderlands si è un po' seduto sui proverbiali allori. Il seguito, il prequel, l'altro seguito di Borderlands sono tutti grossomodo ambientati nello stesso setting, ovvero l'anno 2500 e qualcosa e il lontano pianeta di Pandora e dintorni, dove le Corporazioni dettano legge sui suoi deserti e gli avventurieri trovano costantemente pane per i loro denti. Molto spassoso e ironico, ma un po' poca varietà per un franchise con una decade e dozzine di episodi sulle spalle.
Ironia a misura di geek
Con Tiny Tina's Wonderlands la situazione cambia assai, e in meglio: iniziamo il gioco a bordo dell'astronave di Tina, un personaggio famoso (forse sarebbe meglio dire «famigerato») dell'epica mitologia di Borderlands. Per chi non la conosce, Tina sta ai videogiochi come Harley Queen di DC Comics e Suicide Squad sta ai film di supereroi: battuta pronta e sempre allegra, ma anche un po' psicopatica e con un carattere esplosivo. Visto che l'astronave è bloccata nello spazio, Tina ci propone una partita a un gioco di ruolo da tavolo - con miniature e dadi, per intenderci. Qualcosa va storto, e in pochi istanti ci troviamo a vivere in prima persona il mondo partorito dalla fervida e bizzarra fantasia di Tina, dove convivono unicorni e arcobaleni, parolacce e doppi sensi che farebbero arrossire uno scaricatore di porto, e naturalmente una quantità industriale di nemici di ogni taglia e razza.
In buona sostanza, Tina Tiny's Wonderlands è un Borderlands ambientato in un mondo fantasy molto peculiare, trasbordante di ironia a misura di geek e situazioni paradossali. Tina, i compagni di gioco e persino i nemici faranno a gara per sparare la battuta più azzeccata, anche se c'è da dire che questa ironia può essere apprezzata solo da chi mastica nerd, geek e giochi di ruolo. Inoltre, Wonderlands è solo sottotitolato nella nostra lingua, quindi chi non conosce abbastanza bene l'inglese per godersi il parlato originale, faticherà a seguire le conversazioni e i giochi di parole leggendo i sottotitoli, specie in mezzo alle battaglie furiose.
Mix perfetto
Naturalmente, il gioco rimane un campione di divertimento anche senza considerare le battute: Borderlands e il suo cugino fantasy Wonderlands riescono a creare un mix perfetto tra le sparatorie di Halo, Call of Duty o Overwatch, e un mondo da esplorare e da spolpare dei suoi tesori e ricompense alla Diablo. Giocarci da soli è gustoso, insieme ad altri tre amici davvero formidabile.
Da soli o in compagnia, esplorerete il mondo di Wonderlands con una mappa su cui sposterete il vostro personaggi, proprio come in un gioco di ruolo più tradizionale, alla Final Fantasy VII. Quando arriverete a una location, la visuale passerà in prima persona e dovrete combattere contro orde e ondate di nemici. C'è qualche enigma e qualche dialogo, ma il fulcro del gioco rimangono le sparatorie. Al posto dei fucili a pompa e d'assalto di Borderlands, qua troverete balestre multi-dardo e lancia incantesimi; se su Pandora incontravate un campionario di razziatori punk post apocalittici e mutanti, qua schermaglie rete con orchi e scheletri, stregoni e creature magiche.
Se deciderete di andare dritti verso la meta, il gioco durerà una quindicina di ore, che diventeranno 20 o 25 se invece cercherete ogni area segreta e esplorerete ogni angolo nascosto: cosa fattibilissima considerando che la trama cattura la vostra attenzione non solo grazie ai dialoghi ben ritmati e - appunto - divertenti e ironici, ma anche con una serie di avvenimenti molto «incisivi» e magari bizzarri che vi faranno venir voglia di scoprire che cosa succederà dopo. Ci piacerebbe raccontarvi dei momenti più strani e particolari, ma vi rovineremmo la sorpresa e da queste parte odiamo il reato di spoiler.
Tiny Tina's Wonderlands è disponibile per Xbox One e Series X|S, Playstation 4 e 5, e PC. Il gioco è sottotitolato in italiano (i dialoghi rimangono in inglese) e ha una età consigliata PEGI di 16+.