Alisha Lehmann e le altre: calciatrici e regine dei social
Nel calcio maschile, siamo abituati a vedere crescere la fama dei calciatori in funzione delle loro prestazioni sul campo. È chi infila più palloni in fondo al sacco, oppure chi dribbla più avversari, ad essere il più celebrato. Un buon indicatore è dato dal podio dei calciatori più seguiti sui social network, occupato dalla triade maggiormente talentuosa dell’ultimo decennio abbondante: Cristiano Ronaldo (576 milioni di follower su Instagram), Lionel Messi (478 milioni), Neymar (210 milioni). Fra le colleghe donne, la tendenza è talvolta contraria. Non è con il pallone fra i piedi che le calciatrici si mettono in vetrina. O meglio, non solo. L’attenzione rivolta alle loro competizioni passa, anche, dalla popolarità che acquisiscono al di fuori del rettangolo verde. Il recente aumento del loro seguito sul web è sbalorditivo. Stando a un recente studio di Nielsen Sports, il numero di follower su Instagram dell’inglese Alessia Russo è aumentato del 280% nell’ultimo anno (salendo fino a 496 mila), mentre quello della tedesca Jule Brand addirittura del 517% (206 mila). E questo nonostante le due giocatrici siano reduci da stagioni sì positive – rispettivamente vestendo la maglia di Manchester United e Wolfsburg – ma non fra le migliori in termini assoluti. Nessuna delle due, infatti, è stata inserita nella lista delle venti candidate al Pallone d’Oro degli ultimi due anni.
Pubblico «fedele»
Il volume di seguaci delle calciatrici è comunque molto meno ampio rispetto a quello dei colleghi al maschile. La più seguita è Alisha Lehmann; l’elvetica in forza all’Aston Villa sfiora attualmente i 14 milioni di follower, cifra ancora lontana da CR7 e compagnia. Tuttavia, il pubblico a cui si rivolgono le donne si è rivelato ben più raggiungibile. Lo stabilisce il tasso di coinvolgimento (o engagement rate) calcolato da Nielsen InfluenceScope, il quale misura quanto gli utenti interagiscono con le pubblicazioni degli sportivi. Prendendo come termine di paragone i due leader di categoria, l’engagement rate legato al profilo di Alisha Lehmann (6,99%) supera di oltre il doppio quello di Cristiano Ronaldo (che si fissava al 2,30% prima della Coppa del Mondo in Qatar). Banalmente, questo significa che in percentuale i post dell’asso portoghese passano maggiormente inosservati rispetto a quelli della sportiva bernese. Si tratta di una spaccatura ancor più evidente osservando i giovani in rampa di lancio. Fra gli uomini, solo in casi isolati il tasso supera il 15%, come per esempio quello dello juventino Vlahović o del blaugrana Pedri. Per le donne invece è piuttosto consuetudine; dalla già citata Brand alla sua compagna di squadra Oberdorf, passando per l’americana Smith e l’iberica Paralluela, tutte oltrepassano abbondantemente il 20%.
Potenze per i brand
La stretta connessione fra le calciatrici e il loro pubblico rappresenta uno strumento che può essere estremamente fruttuoso per gli sponsor. Considerando che sono per lo più i giovani a fruire del mondo social, i marchi hanno la possibilità di rivolgersi ad una fetta di popolazione complicata da raggiungere percorrendo altre vie. In questo contesto, dunque, l’appeal delle giocatrici è tutt’altro che inferiore. Un post su Instagram di Alisha Lehmann possiede un valore mediatico di circa 307 mila dollari, cifra che si avvicina molto a quella di 368 mila dollari stimata per il profilo di Sergio Ramos (prima dell’ultimo Mondiale, decimo nella classifica dei calciatori più influenti su Instagram). Non c’è quindi da stupirsi se, scorrendo il profilo della numero 23 della Nazionale, ci si imbatte in numerose partnership con marchi che operano nei settori più svariati, fra abbigliamento, gioielleria e finanza.
Risvolti per le competizioni
Della popolarità in costante crescita delle giocatrici, malgrado questa non derivi unicamente dalle gesta in campo, ne beneficia l’intero movimento calcistico femminile. Scoprire una sportiva tramite i canali social solletica infatti la curiosità di assistere ad una partita della sua squadra, da casa o dal vivo. Fra la stagione 2021-22 e 2022-23, l’Aston Villa Women – compagine in cui milita Lehmann – ha visto crescere la media degli spettatori nelle partite casalinghe da 1.639 a 4.204. Certo, non è un esclusivo merito dell’elvetica, in quanto tutto il calcio femminile inglese ha registrato un forte aumento nell’interesse, ma l’ipotesi che la sua presenza abbia avuto un certo peso è più che una semplice speculazione. È eloquente il paragone con l’ex squadra di Lehmann, il West Ham. Nello stesso intervallo di tempo, il pubblico medio delle Hammers è aumentato di appena 79 unità, da 1.465 a 1.544. Orfana di superstar di internet, la compagine londinese non ha tenuto il passo delle rivali, ed è una delle poche a contare una diminuzione di spettatori rispetto al pre-Covid (guarda caso, quando Lehmann era ancora in rosa). L’effetto Lehmann, così come quello di altre sue colleghe, potrebbe quindi avere un impatto anche sul seguito dell’imminente Mondiale in Australia e Nuova Zelanda.