Vietato ai minori

Altissima. Purissima. Levissima

Rubrica a cura di Gianluca Pusterla
Gianluca Pusterla
Gianluca Pusterla
21.10.2019 06:00

Riprendendo una vecchia massima calcistica («squadra che vince non si cambia») continuo con il fil rouge metereologico, lanciato la scorsa settimana da queste colonne. Ho ricevuto, infatti, tanti messaggi da lettori a cui il pezzo è piaciuto. E per una volta, a dirmi «quanto sei bravo, quanto sei bello», non sono state solo mia nonna e mia mamma. Evviva! Quindi, per sicurezza, il giorno in cui verrà assegnato il Pulitzer mi terrò libero e qualche giorno prima porterò in tintoria, sempre per sicurezza, l’abito delle grandi occasioni. A parte gli scherzi, ringrazio davvero di cuore quella grande community del calcio regionale che segue con affetto e piacere queste mie pagine. Mie, intese come responsabile, perché in realtà questo fiume d’inchiostro è vostro, ve lo siete guadagnato sul campo e meritate che un quotidiano autorevole come il Corriere del Ticino vi dia il giusto spazio. Lunedì scorso il protagonista fu il meteo ballerino. E forse, ho pure il potere di incidere, visto che parlavo di caldo e freddo, mentre da qualche giorno a questa parte fa solo ed esclusivamente freddo. Ho un privilegio: lavoro part-time al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e il mio ufficio ha un’amabile vista sul campo della squadra locale. Uno scorcio di verde, che per me vale più di un’inutile vista lago. In questi giorni ho sofferto come un cane, con l’acqua, copiosa e incessante, che ha maltrattato l’erbetta momò. E, nonostante la pioggia, il manto erboso ha tenuto meglio di quello di Ginevra, su cui la Svizzera ha battuto l’Irlanda. Ce l’abbiamo fatta a vincere e a ottenere i tre punti, anche perché, francamente, la pericolosità di Coleman e compagni era equiparabile alla bellezza della frangetta di Cristiano Malgioglio. Che, piccolo aneddoto, quest’anno me lo sono pure trovato nello stesso hotel al mare. L’ho usato a più riprese in queste pagine, ma forse è stato meglio non dirglielo... Tornando a noi, il grande Vujadin Boskov disse che «dopo pioggia viene sole». Nel frattempo preparate e limate i tacchetti, spuntoni che farebbero invidia a Reinhold Messner, storico alpinista che fece - anche - da testimonial all’acqua («Altissima. Purissima. Levissima»). E a proposito di pubblicità celebri mi torna alla memoria «L’uomo Dal Monte ha detto sì», che tra l’altro, non pensavo fosse un nome proprio e l’avrei fatta fare comunque al nostro Reinhold, re dei monti. «L’uomo Dalmonte (Nicola) ha detto sì» sarebbe anche un formidabile titolo qualora l’attaccante del Lugano segnasse. Per il momento la capacità di essere letale del numero 23 è inversamente proporzionata a quella di Marco Borriello a Ibiza. Io però ci credo: regalaci questa chicca giornalistica bomber!