Basket e volley, prove d’intesa tra futuri coinquilini
Altri due anni all’Istituto Elvetico per il basket. Altrettanti al Palamondo di Cadempino per la pallavolo femminile. Poi, a partire dalla stagione 2026-27, le due squadre luganesi andranno finalmente a convivere sotto il tetto del PalaRaiffeisen. Insieme a loro ci saranno pure il tennis tavolo, la scherma, il judo, la ginnastica (anche ritmica) e l’associazione InSuperAbili per sportivi con disabilità. «Non pensavo più di poter vivere questo momento», dice Alessandro Cedraschi ironizzando sui suoi 72 anni. Il presidente dei Lugano Tigers aspettava il palazzetto da una vita. Forse da quando giocava nella Federale e in migliaia affollavano le palestre cittadine. Più concretamente da quando ha preso le redini del club bianconero, nel 2006. «È un traguardo importante, ringrazio chi lo ha reso possibile», aggiunge il «Cedro». «La nostra società ha superato gli 80 anni e ora deve evolvere. Nelle ultime stagioni ci siamo ridimensionati per vari motivi, anche finanziari. Oggi siamo professionali, sì, ma purtroppo non siamo professionisti. Guardando al futuro, con una casa moderna che ci aspetta, abbiamo deciso innanzitutto di investire sulle persone e di ristrutturarci. Poi, in un secondo tempo, con l’aiuto di queste facce nuove, potremo garantire il finanziamento futuro e duraturo dei Tigers».
Abbracciare l’Europa
Sorride anche Paolo Bernasconi, presidente del Volley Lugano, società fondata 25 anni fa: «È un giorno importante, il polo sportivo diventerà un punto focale della vita sociale». Gli fa eco il suo direttore sportivo, Gianbattista Toma: «Negli ultimi due anni ci siamo qualificati per le coppe europee, ma abbiamo dovuto rinunciare per la mancanza di una struttura adeguata. Per noi la posa di questa prima pietra ha un sapore speciale. Stiamo per dare una casa alle nostre ragazze e a tutte le giovani appassionate di questa disciplina». Con oltre 450 tesserate, il Volley Lugano è il primo club di pallavolo in Svizzera per numero di associate. Promossa in LNA nel 2016, la prima squadra ha concluso le ultime due stagioni tra le migliori quattro del Paese, raggiungendo anche due finali di Coppa Svizzera.
Una casa per tanti
Pensando al palazzetto e ai suoi futuri inquilini – in particolare a basket e pallavolo – il vicesindaco Roberto Badaracco sottolinea l’importanza della collaborazione tra i club. «Questa struttura diventerà la casa di varie associazioni che dovranno trovare delle intese, risparmiare risorse e organizzarsi a livello amministrativo. Se ognuno penserà soltanto a sé stesso, non si andrà lontano. Ai presidenti chiedo di dialogare e trovare convergenze. Si è parlato di una polisportiva, ma non bisogna arrivare a questo. Lasciamo tempo al tempo. È però fondamentale iniziare un discorso comune».
Alessandro Cedraschi accoglie l’invito positivamente: «Già entro un anno potremmo ottimizzare le attività di gestione delle società: segretariato, fisioterapia, preparazione atletica, comunicazione. Bisogna capire come evitare i doppioni, sfruttando al meglio le forze sul territorio». Per Paolo Bernasconi sarà più facile collaborare una volta che il palazzetto sarà pronto: «Ad esempio, potremmo promuovere degli eventi congiunti, organizzando anche delle giornate polisportive, con una partita di pallavolo seguita da una di basket».
La stagione alle porte
Tigers e Volley hanno anche colto l’occasione per presentare le nuove squadre e gli obiettivi stagionali. Per entrambe, il campionato inizierà questo weekend in trasferta: sabato a Neuchâtel per le ragazze della pallavolo, domenica a Basilea contro gli Starwings per gli uomini della pallacanestro. Questi ultimi affrontano la Swiss Basket League con la squadra più giovane del massimo campionato. «Abbiamo un’età media attorno ai 20 anni, compresi i tre americani», spiega l’allenatore Valter Montini. «Pagheremo sicuramente la nostra inesperienza, ma per noi sarà importante entrare in campo lasciando un segno tangibile della nostra grinta». Una squadra ancora più giovane, composta da diciottenni, si metterà alla prova in Serie B.
Il Volley Lugano, dal canto suo, si presenta sotto rete con una squadra rivoluzionata: «Spesso lanciamo giocatrici di buon livello che vengono poi attratte da club economicamente più forti», spiega il direttore sportivo Toma. «Siamo comunque riusciti a confermare una giovane nazionale slovena molto promettente, Selena Leban, e ad ingaggiare alcune giocatrici che si sono messe in luce in altre società svizzere». «Vogliamo confermarci tra le prime quattro», aggiunge l’allenatore Apostolos Oikonomou, al suo terzo anno a Lugano. Un tecnico che il club considera il vero valore aggiunto e che in estate è riuscito a qualificare la Grecia ai Mondiali femminili.