«Il mio derby da ex e l'avventura australiana alle porte»
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La SAM Massagno cerca la quarta vittoria di fila tra campionato e Coppa, con l’obiettivo del quarto posto ancora possibile. I Lugano Tigers vogliono tornare al successo dopo oltre due mesi per potersi riavvicinare alla zona playoff. Insomma, quello in programma stasera all’Elvetico (ore 17) non sarà un derby banale. Soprattutto per Hamish Warden, ex bianconero, ora in forza alla Spinelli fino a fine mese. A marzo lo attende la sua Australia.
Da un’avventura all’altra
«Per due stagioni la palestra dell’Elvetico è stata la mia seconda casa», racconta Hamish. «Ci andavo ogni giorno, ho tanti bei ricordi. Inoltre, quando giocavo nei Tigers, ho conosciuto mia moglie (Mercedesz Kantor, ex capitana del Volley Lugano, Ndr.). Quindi sì, tornare lì da avversario, oltretutto in un derby, sarà molto speciale. E anche un po’ strano».
Warden ha lasciato i bianconeri al termine della scorsa stagione e in agosto si è unito al Sette Laghi di Gazzada, club varesino della Serie B Interregionale, dove ha giocato fino a dicembre. «È stata una bella esperienza, sono uscito dalla mia comfort zone». A rimettere in discussione i suoi piani, è stata l’offerta giunta dall’Australia. Il Paese dove Hamish è nato e cresciuto, lui che ha pure il passaporto svizzero grazie alla madre. «Quando mi hanno contattato i Mandurah Magic, campioni in carica nella NBL 1 West, ho subito capito di voler accettare. Era un’occasione unica per far conoscere le mie origini a mia moglie e per connettere nostro figlio Liam, che ha 7 mesi, con le sue radici australiane. Sarà una grande avventura di famiglia. Resteremo lì fino ad agosto e sarà bello anche per i miei genitori, che potranno godersi il nipotino per sei mesi. Insomma, è stata una scelta che va oltre la pallacanestro. Ma anche il lato cestistico sarà stimolante. Il campionato è breve, ma di buon livello. Solitamente ci sono due americani per squadra. E l’obiettivo dei Magic è confermare il titolo».
Da cosa nasce cosa
Una volta presa la decisione di partire per l’Australia, tutto è andato in fretta. «Ho detto al Sette Laghi di voler sciogliere il mio contratto in anticipo e pochi giorni prima di Natale ho giocato la mia ultima partita con loro. Dopodiché, ho chiesto a Totò Cabibbo, coach della SAM, se potessi allenarmi a Massagno per tenermi in forma in vista del campionato australiano che scatterà in primavera. Lui si è subito dimostrato disponibile e poi si sa, da cosa nasce cosa. E così, dopo circa una settimana, mi è stato proposto di giocare con la Spinelli fino al giorno della mia partenza».
Buone vibrazioni
Tra questioni burocratiche e impegni personali, fin qui Hamish Warden è riuscito a giocare una sola partita con il Massagno. Ovvero quella vinta il 18 gennaio a Nyon. La settimana scorsa il 25.enne era invece in Messico per il matrimonio del suo migliore amico ed ex compagno di squadra Kieran. «Al mio ritorno, ho trovato una SAM euforica per la grande vittoria sull’Olympic Friburgo. Battere la capolista ti dà tanta fiducia e consapevolezza. A dirla tutta, già dopo Natale avevo percepito delle buone vibrazioni. A Massagno ci si allena in modo intenso, l’atmosfera è positiva. Tutti sanno che la stagione ha ancora molto da offrire. Penso in particolare alla semifinale di Coppa a Neuchâtel, il prossimo 8 marzo. Io sarò già partito, ma nelle tre gare di campionato che mi restano da giocare con la SAM darò il massimo per aiutare la squadra. Con Totò Cabibbo mi trovo bene. Quando io giocavo a Messina, nel 2019-20, avevo un coach che lo conosce bene. Il mondo del basket è davvero piccolo».
Un futuro in Ticino
Come ci conferma anche la moglie Mercedesz – che tre mesi dopo la maternità è tornata a giocare a pallavolo in Italia, a Cigliano – l’idea della giovane famiglia Warden è quella di rientrare a Lugano in agosto. «In futuro – racconta Hamish – sarebbe molto bello trovare un nuovo accordo con uno dei due club ticinesi. Con la SAM non ci sono ancora state discussioni per la prossima stagione, ma è probabile che prima o poi ne parleremo. Da parte mia c’è interesse e spero che lo stesso valga per loro».
Vecchi compagni
Il futuro immediato, invece, si chiama derby: «I Tigers venderanno cara la pelle, ne sono sicuro. Poco importa se sono ultimi in classifica, so cosa significa per loro affrontare la SAM. Molti dei miei ex compagni bianconeri sono andati via, ma sarà divertente sfidare coach Montini e alcuni giovani che erano già in squadra con me. Spero di poter riabbracciare anche il presidente Cedro e di vedere un bel pubblico».