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La SAM Massagno resta viva in Coppa Svizzera

La squadra di Totò Cabibbo batte il Pully-Losanna e vola in semifinale - Eliminati i Lugano Tigers, usciti con le ossa rotte dalla trasferta di Neuchâtel
© KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI
Mattia Meier
12.01.2025 21:00

Obiettivo raggiunto per la SAM Massagno, liberatasi del Pully-Losanna sabato a Nosedo e andata così a raggiungere le semifinali di Coppa Svizzera. Là dove non ci sarà invece il Lugano, uscito nettamente sconfitto dal suo quarto di finale a Neuchâtel. Al penultimo atto arrivano anche il Ginevra e il Bären Kleinbasel, l’avversario di LNB che nell’urna del sorteggio previsto mercoledì tutti spereranno di pescare.

In una partita secca, quello che più conta è il risultato (65-57). Lo sa bene la Spinelli, e lo sa bene anche il suo coach Cabibbo, presosi sì i complimenti di Dusan Mladjan nel dopo partita – un attestato di stima non indifferente negli equilibri dello spogliatoio – ma che nell’analizzare il match non ha potuto non storcere il naso di fronte alle 19 palle perse, all’intensità andata e venuta fino al rilassamento finale che ha riportato a contatto i vodesi. Lacune che non hanno però rovinato il pomeriggio di Nosedo, partito sotto i migliori auspici data l’assenza di Steinmann e Colon sull’altro fronte, e proseguito tra alti e bassi, quelli di un primo tempo iniziato anche con buon piglio ma complicatosi alle prime difficoltà e chiuso addirittura indietro (32-33). Una rotta invertita nella ripresa, con la difesa a far emergere le lacune ospiti e l’attacco a trovare finalmente canestri dalla lunga distanza (4 su 22 finale, nel terzo quarto le uniche triple del match). I padroni di casa hanno allungato fino al +17 (58-41 al 35’) prima del citato rilassamento (63-57 a 20’’ dal termine), fortunatamente ininfluente. Buono casomai a ricordare come il Massagno fatichi a trovare regolarità, quella che sabato le avrebbe permesso di gestire con meno patemi un avversario con un 16.enne, per quanto talentuoso, in quintetto, due svizzeri di prima fascia in borghese, e il topscorer Morris in serata abulica (2 punti, 1/5). Per i ticinesi, ancora senza Hamish Warden, quattro giocatori in doppia cifra (Humphrey il migliore con 18).

Come detto, in semifinale non ci sarà invece il Lugano. I Tigers di Montini sono usciti con le ossa rotte dalla trasferta di Neuchâtel (105-65). Alla Riveraine i padroni di casa hanno risolto la pendenza già nel primo tempo (53-31), per poi andare in gestione controllata. Notizia migliore della giornata, la partita di Sassella e Corda, 18 punti a testa e migliori realizzatori bianconeri. Si starà mangiando le mani invece il Monthey, andato a buttare via un +3 a 30 secondi dalla fine con due sciagurate palle perse, trasformate all’ultimo da «Ockee» Williams nel pass per la semifinale del suo Ginevra. I Lions saranno la «pepa tencia» da evitare nel sorteggio, a differenza di Kleinbasel, squadra della lega cadetta, sopravvissuta a Villars e delle quattro semifinaliste sicuramente la più malleabile.

Riva ancora k.o.

Nella massima serie femminile, per la 14. giornata di campionato, sconfitta casalinga per il Riva contro Ginevra (57-97). Al Pala San Giorgio le ticinesi sono rimaste davvero poco in partita, finendo già a netta distanza a metà match. Continua dunque il «calvario» di Veri e compagne, ultimissime in classifica e ancora senza vittorie in campionato.

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