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SAM, arzilla sessantenne: «Tanti cambiamenti, ma rimaniamo ambiziosi»

La squadra massagnese, fondata nel 1964, si presenta a una settimana dal debutto – Il presidente Regazzi: «Vogliamo diventare la prima società di riferimento dopo calcio e hockey» – Il direttore Gubitosa: «Identità unica dai più piccoli alla LNA» - Il coach Cabibbo: «Siamo pronti»
Il direttore generale Robbi Gubitosa (a sinistra) e il presidente Fabio Regazzi con i tre nuovi americani Humphrey, Morgan e Robertson. © Ti-Press/Pablo Gianinazzi
Mattia Meier
20.09.2024 20:06

Sessant’anni e non sentirli. Era il 1964 quando un gruppo di amici fondava la SAM Basket Massagno, come ha ricordato Dario Spinelli, da 6 anni sponsor principale della società con la ditta di famiglia. E questa sera, all’alba della stagione numero 60 (traguardo che verrà festeggiato il 24 novembre al cinema Lux), la SAM si è presentata a stampa e tifosi forte del suo passato e con tanta voglia di costruire un futuro di successo.

Umili ma ambiziosi

Uno spirito emerso in modo chiaro dalle parole del presidente Fabio Regazzi, entusiasta come suo solito, intervenuto dopo il saluto della sindaca Simona Rusconi («Ringrazio la società per quello che fa per i ragazzi e per portare il nome del nostro comune in tutta la Svizzera»), in un discorso che ha abbracciato il recente passato e il futuro prossimo: «Ho assunto la presidenza nel 2018-19 e se devo tracciare un bilancio questo non può che essere lusinghiero. Siamo cresciuti, diventando uno dei migliori club in Svizzera. Certo, c’è qualche rammarico per la ciliegina sulla torta mai arrivata, leggasi titolo o Coppa Svizzera, ma esserci andati vicini non è comunque poco». Chiuso un capitolo, è già tempo di aprirne un altro: «L’imminente stagione porta cambiamenti importanti – ha proseguito sempre Regazzi – Il nostro coach storico Gubitosa ha lasciato la panchina, rimanendo comunque su mia richiesta in società, e lo ringrazio per tutto quello che ci ha dato in questi anni, un periodo in cui è stato il cuore e l’anima della SAM. Al suo posto è subentrato Cabibbo, anche lui con noi da anni, una scelta sicura che ha tutta la nostra fiducia. E poi, invece di quattro stranieri abbiamo deciso di puntare su soli tre, questo per dare più spazio ai giovani». Un piccolo ridimensionamento dunque, che però poco o nulla toglie alle ambizioni sportive in collina, con la Spinelli che si presenta ai nastri di partenza con un budget di 680 mila franchi per la prima squadra: «Il nostro obiettivo è diventare la prima società sportiva di riferimento dopo calcio e hockey, sport principi del nostro cantone. Un progetto che portiamo avanti da tempo e che abbraccia tutti gli aspetti societari. In campo invece sarà un campionato sicuramente difficile, ma le nostre ambizioni rimangono importanti: puntiamo ad arrivare tra le prime quattro in regular season, a un posto alle Final Four di Montreux e alla semifinale di Coppa Svizzera, oltre a difendere il titolo in Supercoppa tra qualche settimana». Infine, un appunto ai suoi ragazzi: «Ci sarà da cambiare atteggiamento in campo. Le tensioni fanno parte dello sport, ma in passato abbiamo a volte ecceduto, dando un’immagine non sempre sportiva di noi. Chiedo più disciplina, un pizzico di simpatia in più. Prometto di impegnarmi anch’io in questo a bordo campo», per chiudere con una risata.

L’erede designato

Al suo fianco, ha poi preso parola il neo direttore generale Robbi Gubitosa: «Abbiamo 13 squadre giovanili, 200 atleti e 120 nel minibasket, numeri importanti. Quello che vogliamo creare è un’identità unica, dalla prima squadra ai più piccoli, in modo che tutti sentano di appartenere a questa società». Che al suo vertice avrà una nuova guida, «cresciuta» in casa: «Che Cabibbo sarebbe diventato un giorno l’allenatore della prima squadra era qualcosa su cui lavoravamo da anni. È capace, si impegna, studia e lavora costantemente, ha la nostra stima e fiducia. Toccherà anche ai ragazzi dargli una mano». E allora, citato più volte, è stato proprio Salvatore Cabibbo a prendersi il microfono: «Non posso che ringraziare il club. È vero, già da qualche anno mi preparavo a questo momento e mi sento orgoglioso. Il mio obiettivo è di continuare a portare successi alla SAM. La preparazione è andata bene, la squadra c’è, ho avuto buone indicazioni, siamo ambiziosi e sono sicuro che ci faremo trovare pronti già settimana prossima alla prima casalinga con il Losanna».

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