SAM, ora l'Olympic: «Non abbiamo niente da perdere»

La SAM Massgno si è regalata un’altra serie di playoff contro l’acerrimo nemico delle ultime stagioni. Dopo le finali 2023 e 2024, entrambe ad alta tensione, stavolta l’incrocio con l’Olympic Friburgo arriva in semifinale. E per la squadra di Totò Cabibbo l’impresa sarà proibitiva. «L’obiettivo è vincere almeno una partita», afferma il tecnico siciliano al termine di gara-3 con il Nyon, vinta 100-83. «Ci proveremo. In casa nostra li abbiamo già battuti in febbraio. Perché non riprovarci? Abbiamo una settimana per prepararci e cercheremo di sfruttarla al meglio». Le prime due sfide si giocheranno alla St. Léonard a partire da sabato. La Spinelli potrà recuperare Marko Mladjan, oggi tenuto precauzionalmente in panchina per 40 minuti dopo aver già saltato le prime due gare dei quarti. «Era pronto a giocare, ma non sarebbe stato saggio rischiare», spiega Cabibbo. Del suo capitano, contro il Nyon, la SAM non ha avuto bisogno. Pur giocando ancora una volta con sei soli uomini (più Tanakovic, che ha dato qualche minuto di respiro a Robertson), a Nosedo la Spinelli ha avuto belle risposte da Humphrey (24 punti e 10 rimbalzi), Robertson (20+12), Dusan Mladjan (21 punti con 5 su 9 dalla distanza) e da uno Yuri Solcà protagonista a tutto campo, autore di una «tripla doppia» con 12 punti, 10 rimbalzi e addirittura 16 assist: «Così tanti non ne avevo mai forniti, devo ringraziare i compagni che hanno segnato ogni volta che ho passato loro la palla», dice con una sana dose di modestia il 24.enne playmaker momò.
Oltre la fatica
Iniziata con una ventina di minuti di ritardo a causa del traffico che ha rallentato i vodesi, la partita ha vissuto di strappi. La SAM ha subito tentato la fuga (7-1 e 15-6), ma in un primo quarto caratterizzato da difese allegre e mani calde, il Nyon si è rifatto subito sotto, mettendo persino il naso avanti (22-24). Nel secondo quarto, aperto da uno «schiaccione» di Robertson in faccia ad Hatch, i padroni di casa hanno preso il largo fino al +16 del 17’21’’ (50-34), facendo tutto bene: tiri da fuori, punti nel pitturato, contropiede. Poi, sfruttando i primi sintomi di stanchezza dei ticinesi, il Nyon è tornato addirittura a -2 (59-57). A quel punto, è venuto fuori il carattere di questa SAM da playoff: trascinata da Humphrey e con un Morgan finalmente più incisivo, la squadra della collina ha rimesso le cose al loro posto già nel terzo quarto (74-61), chiudendo infine i conti con le «bombe» di Dusan Mladjan. «Quando il Nyon è tornato a -2, ci siamo riconcentrati, tirando fuori il meglio di noi», dice Cabibbo. «Sono contento, chiudere la serie sul 3-0 non era scontato. Rispetto alla regular season ci siamo compattati, dimostrando di meritare la semifinale. I tre americani hanno fatto un passo avanti, mentre la qualità dei nostri svizzeri la conosciamo». Chiusura con Solcà: «Non è facile mantenere la stessa lucidità ruotando solo in 6 per 3 partite di fila, 2 delle quali in trasferta. Ma quando è emersa un po’ di stanchezza, abbiamo pensato a controllarla». E adesso? «Contro l’Olympic non abbiamo niente da perdere. Sono 10 volte più forti del Nyon, ma cercheremo di creare la sorpresa già in gara-1».