Solo maschi in squadra, il Basket Castelnuovo sostiene Viola: «Non mollare la tua passione»
Sì, è vero, la Giornata internazionale della Donna è l'8 marzo. Ma questo non significa che non si possa parlare dei diritti e delle conquiste sociali delle donne anche il giorno dopo, il 9, o quello dopo ancora, il 10. E così via. A questo proposito, lo scorso 10 marzo è stato il compleanno di Viola. Una giovane genovese di 9 anni, innamorata del basket. Uno sport che ha cominciato a praticare nel campetto proprio di fronte a casa sua, scoprendosi particolarmente brava nel fare canestro. Al punto da voler entrare in una squadra per migliorare le sue abilità e poter giocare partite vere.
C'è però un problema: nella zona dove vive non ci sono squadre femminili ed è l'unica bambina in mezzo a tanti maschi. «Ci sono alcune amiche che vengono ogni tanto ad allenarsi - racconta Viola -, ma alle partite sono da sola ed è un peccato. Anche perché poi i compagni non vogliono passare la palla a una femmina, a volte diventa noioso giocare».
Proprio il giorno del suo compleanno, tra i tanti regali Viola ha però trovato delle nuove compagne. E che compagne, verrebbe da dire. Le ragazze del Basket Club Castelnuovo Scrivia, quarte in classifica nel campionato italiano di serie A1, sono infatti venute a conoscenza della storia e hanno inviato alla piccola cestista una maglia personalizzata, con tanto di nome e numero (ovviamente il 9, come gli anni che ha compiuto), autografata da tutte le giocatrici.

«Siamo sempre molto sensibili a iniziative che possano trasmettere i valori della nostra società ai più giovani, consapevoli che poi si rifletteranno anche fuori dal campo di gioco - spiega Alice Pedrazzi, GM del Basket Club Castelnuovo Scrivia -. Quando abbiamo sentito la storia di Viola le nostre giocatrici si sono mostrate subito molto disponibili nel farle una piccola sorpresa, per invitarla a perseguire le sue passioni e a non mollare mai. Ma anzi far diventare quelle che oggi sembrano difficoltà una grande opportunità per farsi nuovi amici e di usare la sua voglia per coinvolgere altre bambine».
«Quando ho ricevuto la maglia durante la festa di compleanno non riuscivo a crederci, me la sono voluta mettere subito - racconta commossa la piccola cestista -. Questa è la stessa maglia che le ragazze del Castelnuovo stanno indossando in questo campionato che le sta vedendo protagoniste. Spero un giorno di poter diventare brava come loro e magari giocare insieme una partita».
Di certo Viola a una partita sarà presente, non da giocatrice bensì da spettatrice: è stata infatti invitata dalle biancorosse ad assistere a una partita dei playoff. «Sarà la prima partita a cui assisterò dal vivo. Vedere giocare da vicino delle giocatrici professioniste sarà una grande emozione. Sono molto curiosa di osservare da vicino come tirano e come fanno i passaggi: sarà l'occasione per imparare da loro».
Anche perché presto ci sarà bisogno di giovani talenti nel basket femminile. «Negli ultimi anni, soprattutto grazie a quello che sta succedendo negli Stati Uniti, il movimento cestistico femminile è in forte espansione - racconta Pedrazzi -. Questo si sta riflettendo anche in Italia, con le nazionali giovanili che negli ultimi anni hanno ottenuto grandi risultati. La sfida è capitalizzare al meglio questo trend, facendo in modo che i migliori prospetti riescano poi a fare carriera nei club».
In questo senso, quello del Basket Club Castelnuovo Scrivi è quasi un caso studio per l'Italia: nel giro di pochi anni sono infatti passati dalla serie C alla A1, con tanto di final four di Coppa Italia e l'accesso ai playoff in campionato. «La famiglia Gavio ha avuto una visione a lungo termine, fatta da piccoli ma solidi passi. Oggi raccogliamo il lavoro di anni, consapevoli che ad ogni stagione dobbiamo proseguire il percorso di crescita grazie allo sviluppo del centro sportivo, un piccolo gioiello a livello europeo, e del settore giovanile. Dove, chissà, magari un giorno vedremo anche Viola giocare con noi...».