Basket

Vittoria con qualche brivido per la SAM

Battendo Monthey i ticinesi hanno conquistato, tra campionato e Coppa, il quinto successo consecutivo – Dopo un inizio al rilento, i fratelli Mladjan hanno contribuito a creare un buon vantaggio, gestito non benissimo nel finale
© CdT / Gabriele Putzu
Mattia Meier
12.02.2025 22:26

Poteva sicuramente scivolare maggiormente sul velluto il quinto successo consecutivo, tra campionato e Coppa, della SAM Massagno, oggi vincente sì su Monthey ma mettendoci la solita alternanza di buoni momenti a passaggi a vuoto, quelli che hanno permesso ai vallesani di riaprire un match apparentemente già chiuso poco dopo la sua metà. Rimane comunque una vittoria buona non solo ad allungare la striscia vincente e continuare a fare il pieno di sensazioni positive, ma anche per prendersi il 4. posto in solitaria in classifica e riportare il bilancio vittorie/sconfitte finalmente in parità. Un buon modo insomma di chiudere il 2. turno. E sabato arriva Neuchâtel, succoso anticipo della semifinale di Coppa, con cui testare le proprie ambizioni.

Certo, per vederla girare al massimo bisognerà ancora attendere, perché tra approcci soft – anche oggi il «diesel» massagnese ci ha messo una decina di minuti ad ingranare – l’alternanza di alti e bassi, la leggerezza a rimbalzo, la Spinelli di Cabibbo sa di avere ancora lavoro da fare. Intanto però il filotto di vittorie fa il paio con prestazioni che continuano ad essere in crescita (5 uomini in doppia cifra oggi), rispetto alla prima parte di campionato. Vero poi che Monthey, come il Lugano, è adagiato sul fondo della classifica, è reduce da un cambio di allenatore piuttosto turbolento e dopo oggi non vince da tre partite, ma rimane una squadra coriacea, con due stranieri abili palla in mano e un gruppo di (giovani) svizzeri con le idee in chiaro. Come ha dimostrato anche a Nosedo, rimanendo in partita al di là delle concessioni dei padroni di casa. Partiti come detto al piccolo trotto, soporiferi come è ormai l’ambiente nelle palestre nei turni infrasettimanali, lasciando lì subito 4 rimbalzi offensivi, con Humphrey e Robertson (bella doppia doppia per lui con 11 rimbalzi) unici a vedere bene il canestro (6 a testa nella frazione) nel primo quarto. Poi, dalla parità dei primi 10 minuti, la Spinelli è scappata oltre la doppia cifra di vantaggio con un 13-2 (34-23 al 12’), lanciata dai fratelli Mladjan (8 punti in due nel parziale). Lì ha continuato sostanzialmente a rimanere, gestendo è vero la maggior parte delle volte, ma finendo con il vivacchiarci anche, senza riuscire quindi a piazzare un allungo vero, malgrado un primo tempo da 59% al tiro (6/14 da 3) contro il 38% avversario (3/17). Colpo che è sembrato arrivare al rientro dagli spogliatoi, un 10-0 per il +19 (60-41) da titoli di coda cui però i vallesani hanno fatto opposizione cavalcando soprattutto il talento del giovane Muhr (7 punti nel terzo quarto). E riuscendo così a tenere viva una fiammella poi riattizzata con la complicità di un blackout offensivo ticinese (2 punti in 4 minuti) sfruttato da Sjöberg, ancora Muhr e Kimbrough, per un -3 da brividi (75-72 al 35’), cui i padroni di casa hanno reagito con testa e ritrovando il +10 in un paio di minuti (82-72), questa volta sì preludio anticipato della fine del match.