Boxe in lutto, morto Carmelo Bossi

ALESSANDRIA - Se n'è andato uno degli eroi di una boxe che non c'è più: Carmelo Bossi. L'ex pugile italiano si è spento la scorsa notte ad Alessandria per problemi polmonari seguiti a una lunga malattia. Bossi, che si diede al pugilato per sfuggire ad un'infanzia basata sulla povertà, grazie alla sua tenacia e all'amore per la nobile arte, da dilettante conquistò la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Roma nel 1960, quando tra gli iscritti figuravano alcuni degli autentici giganti dello sport: da Nino Benvenuti a Cassius Clay.
Un'altra epoca, quando la boxe era uno degli sport più seguiti a livello popolare. Bossi si tolse le proprie soddisfazioni anche da professionista a partire dal 1961, conquistando il titolo mondiale dei superwelter nel luglio del1970 contro Freddie Little e difendendolo tre mesi dopo contro Aldo Battistutta. In precedenza fu campione italiano dei pesi welter nel 1965 ed europeo nel 1967, quando questi titoli avevano un grosso peso sportivo. Bossi, secondo quanto riferisce l'agenzia ANSA - che cita la figlia del pugile Alessandra - negli ultimi tempi era stato ricoverato all'Istituto auxologico italiano di Milano. L'ex campione, nato a Milano il 15 ottobre del 1939, si è spento dopo una vita di combattimento, indimenticato campione che fece del coraggio la sua bandiera.