Il commento

Volevamo l’equilibrio ed eccoci accontentati

Poteva essere un weekend spartiacque, ma non lo è stato. E va bene così. Anche tre cambi di panchina tra Seconda e Terza Lega
© CdT/Gabriele Putzu
Riccardo Vassalli
08.04.2025 06:00

Si è finalmente giocato senza rinvii in Ticino. E il primo fine settimana di aprile calcistico si è concluso con più dubbi che certezze. Chi ha scritto il copione dei campionati regionali deve avere senz’altro un’anima thriller. E ben venga, viene da aggiungere. Dopo le «scalate» e il dominio nelle varie leghe di Agno, Collina d’Oro, Locarno, riecco il tanto voluto equilibrio. Quello appena passato agli archivi poteva, in realtà, essere definito un turno spartiacque in Seconda e Terza Lega. Non lo è stato e va bene così.

Perché in assenza di formule avvincenti come playoff o playout, sarebbe triste veder chiusi i giochi a inizio aprile. Partiamo dalla Seconda Lega, dove il Castello capolista si scopre battibile cadendo nel derby di un lanciato Balerna che sta tenendo viva la corsa al podio. Niente di compromesso per la squadra di Croci-Torti, ma il +6 dal Sementina obbliga le «caprette» a non perdere il ritmo. Chiedevamo equilibrio, ed eccolo qui. Non si scherza nemmeno in Terza Lega, dove la resa dei conti tra Chiasso e Rapid si è trasformata in un weekend transitorio con equilibri immutati. Certo, con una giornata in meno di questo appassionante campionato. 

Per non parlare della lotta salvezza che, dopo diciotto giornate, è diventata un tutti contro tutti nel Gruppo 1. Anche in Seconda Lega e nel Gruppo 2 di Terza si guarda con occhi attenti nelle retrovie. E non a caso, l’inizio di aprile è stato contrassegnato con ben tre cambi di panchina per chi non può considerarsi al sicuro: dimissioni per Borsieri al Monteceneri (al suo posto Angelo Di Federico ad interim), cambio strategico in casa Ascona con Guerra in panchina e Kazik alla direzione sportiva e «arrocco» al Moesano con il ritorno di Capelli al posto di Marcone.

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