Una serata diversa

A cena con il Trap, Löw, Pavard e mezza Svizzera

La Trattoria Vivaldi, a Stoccarda, è il ristorante più amato da giocatori e allenatori – Qui si sono consumate molte cene speciali, fra cui quella di diversi rossocrociati in uscita libera
© CdT/Massimo Solari
Massimo Solari
21.06.2024 13:33

«Una cotta per un giocatore in particolare? No, per me e mio marito sono tutti come figli». Margherita Blancone sorride. E tira finalmente il fiato. Sono le 22.45 e quasi tutti i tavoli sono stati serviti. Non tutti. Manuel Akanji è arrivato tardi. E Giovanni, il figlio, esce dalla cucina con un pesce al cartoccio. Sì, alla Trattoria Vivaldi c’è mezza Nazionale. È giovedì sera. Ed è la serata libera concessa ai giocatori dallo staff tecnico. Siamo nel distretto est della città. Lontani da traffico e caos. Le condizioni sono gradevoli, c’è forse un po’ di afa, e quindi i tavoli esterni – accarezzati dalle fronde di un grande albero – registrano il tutto esaurito. Ruben Vargas condivide il tavolo con la famiglia. Il fratello, per inciso, è identico. Poco più in là mamma e papà Aebischer discutono con mamma e papà Zesiger. Intravediamo pure Fabian Rieder, mentre in seguito si aggiungeranno pure Steffen, Freuler e Zuber. Nessuna traccia di fidanzate e mogli.

Limoncino? Sì, no, forse

L’ambiente è disteso. Gli ottavi di finale sembrano cosa fatta. Non ancora per l’Italia, che soffre maledettamente contro la Spagna. Riccardo Calafiori combina la frittata e Aebischer – suo compagno al Dall’Ara – appare dispiaciuto. Noi, è doveroso precisarlo, ci troviamo lì per caso. O meglio: avevamo pianificato di visitare il ristorante, noto per essere il più amato della zona da parte di giocatori e allenatori. Ma non sapevamo che cosa e chi avremmo trovato una volta giunti sul posto.

Osservare geometrie e dinamiche della serata, comunque, è interessante. I normali avventori non sembrano accorgersi dei celebri commensali in borghese. Del fatto che un difensore del Manchester City – uno dei più forti al mondo – o il capitano del Bologna trascorrano quel momento nello stesso luogo. Guardando come loro la partitissima trasmessa alla tv. Chi non perde l’attimo è invece mamma Margherita. Da buona padrona di casa, affezionata e fiera della sua creatura, intrattiene, coccola. Un limoncello per chiudere è sempre offerto, pure al tavolo di Aebischer e Zesiger. Lo hanno bevuto? Chissà. Per nulla al mondo, poi, Margherita si fa mancare lo scatto di rito con questo o l’altro campione. «Per noi d’altronde è un onore poterli accogliere al Vivaldi» indica la figlia Paola, mentre gestisce le operazioni di sala come nemmeno Toni Kroos.

Zuber Salat e Kobel Burger

L’avventura della trattoria è nata nel 1998. E il suo successo in chiave calcistica non ha tardato a manifestarsi. Merito di Joachim Löw, all’epoca tecnico dimissionario dello Stoccarda. Tecnico di Murat Yakin, anche. Prima di lasciare il club, infatti, organizzò una festa proprio nel locale aperto da poco dalla famiglia Blancone. Papà Nico ama raccontare la storia. Lo suggeriscono i diversi articoli di giornale appesi qua e là. Ma a questo giro – in via eccezionale – è a Gelsenkirchen, per il secondo match degli azzurri a Euro 2024. «A procurarmi i biglietti è stato l’amico Cristian Molinaro» ci aveva spigato al momento della prenotazione.

L’affetto di molte star per questo ristorante italiano è tangibile. Non si contano le foto con dedica appese alle partite. Così come le magliette incorniciate. Da Benjamin Pavard a super Mario Gomez, passando per Sami Khedira e Mauro Camoranesi. Uno spazio speciale è invece riservato a Giovanni Trapattoni, che al Vivaldi – durante la parentesi da allenatore dello Stoccarda, nel 2005-06 – ritrovava serenità e certezze culinarie. «Prepariamo solo cibo fresco e soprattutto siamo attenti alle esigenze di ogni giocatore» tiene a sottolineare Margherita Blancone. E cosa hanno mangiato, dunque, i nostri ragazzi? «Di tutto: antipasti misti, la nostra pizza nera al carbone, tagliate, pesce e verdura. E certo, pure il dessert». Ci sarebbero stati pure la Zuber Salat e il Kobel Burger. Perché alla Trattoria Vivaldi si celebrano la buona cucina e i calciatori.

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