Calcio

AC Bellinzona, chi prenderà in mano i cocci?

Entro giovedì il club granata, reduce dalla débâcle casalinga contro il Vaduz, dovrà designare il quinto allenatore stagionale - I nomi dei papabili candidati non si discostano da quelli emersi dopo gli addii di Sesa e Raineri
Il secondo interinato di Fernando Cocimano terminerà il 20 aprile, impedendo all’argentino di sedersi in panchina in occasione della trasferta a Yverdon. © CdT/Gabriele Putzu
Nicola Martinetti
17.04.2023 22:15

Da una parte la squadra, al completo e ancora agli ordini di Fernando Cocimano, sul campo d’allenamento adiacente al Comunale. Dall’altra la dirigenza, altrove, in cerca di un tecnico che possa sedersi in panchina venerdì sera a Yverdon. Il Bellinzona al momento è questo. Un insieme di entità riunite sotto un unico cappello, un unico nome, ma invero mai così distanti. Prive di coesione e soprattutto di una strategia. In poche parole alla deriva, per di più avvolte in un’assordante cortina di silenzio.

Un monito appeso ovunque

Il comunicato dei Bellinzona Boys del resto - emesso in occasione del naufragio casalingo contro il Vaduz, per annunciare la temporanea sospensione del sostegno alla squadra - è ancora visibile in tutto lo stadio. Appeso a porte e mura, a fungere da monito per coloro che il club - in una veste o nell’altra - lo rappresentano. Nonché, allo stesso tempo, fedele testimonianza di uno scollamento tra società e piazza ormai quasi totale. «È un caos generale, non si capisce più niente. E anche loro, francamente, non sembrano avere le idee in chiaro» il commento di un tifoso bellinzonese di lunga data, affiancatosi a noi a margine dell’allenamento della prima squadra. Che ha poi aggiunto: «L’attuale protesta dei “BB” non mi sorprende». Spalti e tribune dell’impianto cittadino, sempre meno gremiti in occasione dei match casalinghi dell’«Acebe», suggeriscono un pensiero condiviso da molti. Unendosi, implicitamente, al malcontento verbalizzato dalla frangia più calda della tifoseria.

Incertezza e insoddisfazione

L’insoddisfazione, e non potrebbe essere altrimenti, da tempo alberga anche all’interno dello spogliatoio granata. Nei pensieri e nelle parole - vedi interviste post-partita - di giocatori che, a questo giro, sono a loro volta finiti nel calderone delle critiche. All’indomani della débâcle contro il Vaduz, il gruppo ha provato ad assorbire il colpo allenandosi con determinazione e serietà. Senza però nascondere qualche muso lungo, logica conseguenza di una domenica pomeriggio terminata nel peggiore dei modi. E, allargando il discorso, di una stagione tormentata e apparentemente senza fine. Difficile da digerire, specialmente per coloro che in carriera hanno calcato ben altri palcoscenici. La squadra, esattamente come i tifosi e gli addetti ai lavori, prosegue peraltro le sue attività nell’incertezza più totale, in attesa dell’ennesimo annuncio societario. Quello concernente l’ingaggio del nuovo allenatore, il quinto nell’attuale stagione, al quale verrà verosimilmente affidato il compito di centrare una salvezza che rimane a portata di mano, seppur comunque - a sette giornate dal termine - affatto scontata.

I soliti sospetti

I nomi che attualmente circolano in merito ai papabili candidati alla successione di Stefano Maccoppi, per la verità non molti, non si discostano granché da quelli emersi in precedenza dopo gli addii di David Sesa e Baldo Raineri. Quest’ultimo, peraltro, ieri è stato pure avvistato per le vie del centro cittadino. Scatenando inevitabili rumor in merito a un suo clamoroso ritorno per il finale di stagione. Trovare qualcuno disposto a salire senza remore a bordo della barca granata, considerate le importanti falle e l’acqua imbarcata nel corso degli ultimi mesi, rimane tuttavia un compito arduo. Anche perché l’assenza di una chiara strategia definita dalla dirigenza, suggerivamo in precedenza, rende ancora più incerta un’eventuale avventura sulla panchina dei sopracenerini. Chi accetterà di mettersi in gioco - e dovrà accadere, perché Cocimano allo Stade Municipal di Yverdon sarà forzatamente costretto a tornare al ruolo di assistente - lo farà soltanto da qui a fine maggio, oppure imporrà una permanenza più duratura? In tal caso, perché rischiare di bruciare un profilo spendibile sul medio-lungo termine, in un finale di stagione che potrebbe esplodergli tra le mani? E infine, che ne sarebbe del «progetto Cocimano», che fra pochi mesi potrebbe iniziare i corsi per ottenere il tanto agognato patentino, permettendogli così di eventualmente assumere le redini della squadra della capitale in via definitiva?

Interrogativi e decisioni

Queste e tante altre domande, attualmente, sono accatastate sulla scrivania della dirigenza granata. Interrogativi ai quali il patron Pablo Bentancur, in primis, dovrà giocoforza trovare una risposta a breve. Anzi, brevissimo. La trasferta in casa della capolista di Challenge League si avvicina infatti a grandi passi. Ed entro venerdì sera - a meno che si accetti il pagamento di una multa salata - dovrà cadere una decisione definitiva. Il cui eco, lo ribadiamo, potrebbe anche non spegnersi al termine della corrente stagione. La quinta scelta - o quarta, escludendo il triplice interinato di Cocimano - dovrà dunque essere quella buona. Per riportare un po’ di serenità dalle parti del Comunale, dentro e fuori dal campo.