Accuse di razzismo a Senad Lulic

ROMA - Il giocatore bosniaco della Lazione Senad Lulic è al centro di una polemica oggi in Italia. L'ex giocatore di Bellinzona, GC e Young Boys, al termine del derby vinto dalla Roma per 2-0, ha dichiarato che il difensore tedesco originario della Sierra Leona Antonio Rüdiger, in forza ai capitolini, solo due anni fa "vendeva calzini e cinture".
"Rüdiger aveva già parlato prima della partita. Ma due anni fa era a Stoccarda a vendere calzini e cinture e ora fa il fenomeno", ha detto nel dettaglio Lulic. Parole condannate nelle ultime ore. Ma lui, raggiunto dalla Gazzetta dello Sport nella zona mista al termine della partita: "Non ne voglio più parlare. Può essere che a caldo ho detto cose che non dovevo dire. Delle scuse a Rüdiger? Lasciamo stare, anche i bianchi vendono calzini".
Per contro, un responsabile della comunicazione della Lazio ha presentato delle scuse a nome del club e del giocatore durante la conferenza stampa: "Sono le parole pronunciate a caldo da un giocatore che aveva appena perso un derby a cui teneva molto. È una polemica che ha oltrepassato i limiti e che proviene da parole pronunciate in precedenza da Rüdiger. Ma non ci aspettiamo che la Lazio sia un modello di correttezza".
Rüdiger era già finito al centro di un'altra polemica "ticinese", quando dai microfoni RSI l'ex giocatore italiano Stefano Eranio, ai tempi commentatore per la televisione, dopo un suo errore aveva rimarcato: "I giocatori di colore che giocano in difesa fanno questo tipo di sbagli perché non sono abbastanza concentrati. Sono più forti fisicamente, ma quando si tratta di riflettere fanno degli errori", rifacendosi al mito razzista dell'uomo di colore forte e stupido. Per questo motivo, la RSI aveva interrotto la collaborazione con lui.