Calcio regionale

Al Mendrisio l’oro dei social

La società momò stacca tutti per quanto concerne il numero di seguaci su Instagram e Facebook
©AP/Richard Drew
Gianluca Pusterla
Gianluca Pusterla
18.10.2021 06:26

La comunità che ruota attorno al Real Madrid su Instagram conta 105 milioni di persone. Per intenderci, il doppio della popolazione della Spagna o dodici volte quella Svizzera. Ha 101 milioni di seguaci il Barcellona, ne hanno 51 il PSG e la Juventus, e 50 il Manchester United. Il calciatore che può vantare il seguito più imponente è Cristiano Ronaldo. Il sette per eccellenza del calcio moderno ha praticamente un milione di follower per ogni giorno dell’anno (356 in totale). In questi giorni abbiamo voluto ficcare il naso nei social delle squadre del calcio regionale, dalla Prima alla Terza Lega. Come riferimento abbiamo preso Instagram e Facebook, spulciando storie, post e contenuti vari.

Dal Mendrisio al Coldrerio

Come si vede dall’immagine il Mendrisio domina la classifica con un totale di 4.698 follower, seguito da Agno, Locarno, Giubiasco, Losone, Paradiso, Gambarogno-Contone, Taverne, Moesa e Novazzano. Quattro squadre di Seconda Interregionale, quattro di Terza e una a testa tra Prima lega e Seconda. Il Mendrisio ha quasi un perfetto equilibrio tra Instagram (dove è la più seguita) e Facebook. Sul social creato da Mark Zuckerberg il dominatore è invece il Locarno (2.362 follower). All’ultimissimo posto della classifica, quale squadra meno seguita, troviamo invece un’altra momò, il Coldrerio. Sorprende che non ci sia nemmeno una società che non abbia almeno uno dei due social citati.

Come emergere?

Pablo Creti alla RSI è responsabile del settore digitale e i social li utilizza quotidianamente. Ci siamo rivolti a lui per analizzare la situazione e capire quali consigli si possono dare. I numeri del Mendrisio sono ragguardevoli, altri invece fanno più fatica. «Se dovessi dare un consiglio mi viene subito in mente un aspetto: si parla di calcio regionale, le squadre devono puntare proprio sulla regionalità» ci dice in apertura Creti. «Se penso a Instagram per avere un seguito e fare interazioni creare una community è essenziale. Bisogna fidelizzare il proprio pubblico, utilizzare una narrazione coerente e continua. Esaltare gli aspetti positivi, ma anche sapersi prendere in giro. Insomma, avere una sorta di filo conduttore che sia legato alla storia della società, gli allenamenti e le partite». Secondo l’esperto sono tanti gli aspetti positivi. «È come se a parlarti fosse proprio la squadra e il tifoso per questo la sente più vicina». Nella nostra ricerca abbiamo scoperto società attive tutti i giorni, altre che si mobilitano solo il giorno della partita per aggiornare sui risultati. Chi fa unicamente storie, formazioni che puntano sulle fotografie, ma anche chi da mesi latita. Gestire pagine social è un vero e proprio lavoro e alle nostre latitudini nessuno percepisce denaro per aggiornare i profili delle squadre. «È importante utilizzare e conoscere tutte le possibilità e sfruttarle» - prosegue Pablo Creti con i suoi consigli - «con foto, video, storie e chi più ne ha più ne metta. Raccontare la quotidianità e tutto il percorso. Sono due le parole chiave: narrazione e community. Creare la propria storia e portarla avanti con coerenza e rimanere vicini al proprio pubblico» conclude il nostro interlocutore.

Chi c’è dietro al profilo?

Come spiegato da Creti il profilo di una società è come se fosse una persona che parla direttamente al proprio pubblico. Ma chi c’è dietro? Lo «spin doctor» del profilo più seguito del calcio regionale è Mattia Allevi. Mattia ha 25 anni e sta ultimando il master in banking e finance. «Ho giocato nelle squadre giovanili del Mendrisio e mi piace molto questo ruolo. La pagina aveva potenziale, ma non era sfruttato, praticamente era morta». Mattia parallelamente agli studi lavora in RSI e ci mostra i numeri della pagina che gestisce. «Il 70% dei contenuti che pubblichiamo sono legati alla prima squadra e il 30% al nostro settore giovanile. Vogliamo catturare i più giovani, la fascia tra 13 e 17 anni». Ogni giorno c’è del materiale nuovo e per Mattia la chiave del successo è proprio la continuità. Al Mendrisio si vede un lavoro professionale che in altre società manca, stare dietro a tutto non è certo semplice. Anche se questo compito viene svolto solo per divertimento la regola essenziale è sempre una: non lasciate che vi scappi la mano dalla tastiera. Sia in caso di vittoria, sia in caso di sconfitta essere sempre rispettosi. E qualche volta contare fino a dieci prima di... commentare, anche se si tratta «solo» di social.