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Alisha Lehmann promuove il gioco d'azzardo e scatena un putiferio

Una collaborazione della calciatrice svizzera con il portale di scommesse Boomerang Sportsbook ha fatto arrabbiare tanti, tantissimi follower – Poche settimane fa la giocatrice della Juventus si era lamentata del fatto di guadagnare meno rispetto al suo compagno Douglas Luiz
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Red. Online
15.10.2024 13:30

Dall'estate scorsa, Alisha Lehmann (25 anni) gioca per la Juventus. Come il suo compagno Douglas Luiz. Entrambi, in precedenza, avevano vestito la maglia dell'Aston Villa in Inghilterra. Stesso club, dicevamo, ma condizioni differenti: il mese scorso, in un'intervista concessa alla Repubblica, la calciatrice svizzera aveva definito «ingiusto» il fatto che Luiz guadagnasse «centomila volte di più» rispetto a lei. Viste le condizioni quadro, girando la questione, non c'è da stupirsi se Lehmann ha cercato e cerca altre fonti di guadagno parallelamente all'attività come giocatrice. Forte di 16,9 milioni di follower su Instagram e 11,3 milioni su TikTok, l'attività social di Lehmann attira di continuo aziende e marchi. Per il classico post promozionale. Secondo le analisi, un suo post può fruttare oltre 250 mila franchi. Un affare, per lei.

Eppure, l'ultima collaborazione retribuita ha scatenato un vero e proprio putiferio. Parliamo del post con Boomerang Sportsbook, agenzia di scommesse che lavora altresì con il Milan. Il fatto che Lehmann pubblicizzi il gioco d'azzardo non è (eufemismo) piaciuto ai suoi follower. «Hai venduto l'anima» ha scritto qualcuno. E ancora: «Non posso crederci che sponsorizzi questa roba». C'è chi ha perfino tracciato un parallelismo con Fagioli, il calciatore della squadra maschile della Juventus finito al centro di un caso di scommesse e, per questo, squalificato per alcuni mesi.

Dipendenze Svizzera, di suo, non ha nascosto il suo disappunto per questa collaborazione: «Tale pubblicità può rendere il gioco più accettabile o addirittura desiderabile». Il gioco d'azzardo, nel nostro Paese, può essere un problema. Serio, anche. Fra il 2017 e il 2022, dati alla mano, la percentuale di comportamenti a rischio o problematici legati al gioco, nel nostro Paese, è aumentata dal 3,2 al 4,3%. In Svizzera, si stima che 265 mila persone abbiano un comportamento di gioco a rischio e 32 mila persone abbiano un comportamento di gioco problematico.

Poche settimane fa, tornando alle pubblicità degli influencer, il Consiglio nazionale ha respinto una mozione di Rumy Farah (PS). Mozione che chiedeva al Consiglio federale «di creare una base legale che promuova la trasparenza e la correttezza nell’ambito della pubblicità degli influencer in Svizzera». Attualmente, «solo una minoranza dei partenariati commerciali conclusi dagli influencer è dichiarata in maniera trasparente. Pertanto è di fondamentale importanza stabilire regole chiare e vincolanti». Monique Portner-Helfer di Dipendenze Svizzera, dal canto suo, sostiene che il rispetto delle disposizioni legali dovrebbe essere verificato caso per caso. In generale, il requisito della buona fede nella concorrenza e il divieto di inganni o contenuti fuorvianti devono essere rispettati anche da parte degli influencer che fanno pubblicità.