Bellinzona, ma allora sai anche soffrire
Da quando Benavente è l’allenatore del Bellinzona, i granata hanno sempre vinto contro l’Aarau. Quattro successi su quattro. Ma c’è di più. La prima partita del tecnico spagnolo era stata proprio al Brügglifeld, un anno fa, e l’ACB festeggiò il successo per 2-1 in rimonta. La partita di questa sera, insomma, ha mandato in onda un film già visto. Questo se consideriamo pure che sia allora, sia oggi, ad aprire le marcature è stato Milot Avdyli e a chiuderle Ilar Sauter da un calcio piazzato. Un déjà vu quasi impressionante. Ciò che più conta, tuttavia, è che i sopracenerini hanno conquistato altri tre punti pesanti. Sempre in attesa delle decisioni extracalcistiche, questo successo è sinonimo di secondo posto in classifica in solitaria.
«Partita difficile»
Rispetto alla partita di una settimana fa al Comunale, tuttavia, i ticinesi hanno dovuto soffrire e non poco. Già, l’Aarau nel primo tempo ha creato più di qualche grattacapo alla retroguardia degli ospiti, che ha mostrato qualche lacuna davanti ai rapidi attaccanti bianconeri. « È stata una partita veramente difficile - ha commentato Rilind Nivokazi -. Venire ad Aarau e giocare a viso aperto, d’altronde, non è una cosa semplice. Loro sono una squadra che può ambire alla parte alta della graduatoria, e lo hanno dimostrato anche oggi». In una partita a tratti parecchio nervosa, Mihajlovic e compagni sono però stati più grintosi e sono riusciti a ribaltare il risultato grazie a due colpi di testa. «Penso che siamo rimasti ordinati fino alla fine e questo ci ha premiato. Con più cinismo, inoltre, avremmo potuto addirittura chiudere prima la partita. Ma per noi questi tre punti sono fondamentali, e va benissimo così».
Un bomber vero?
La rete del pareggio – trovata forse nel periodo di maggior difficoltà della formazione di Manuel Benavente – ha portato proprio la firma di Nivokazi. Dopo aver gonfiato la rete anche contro lo Sciaffusa, la punta ex Lugano U21 sembra aver trovato la sua dimensione. E l’ACB il suo bomber. «Meglio non dirlo a voce alta (ride, ndr.). Comunque, a me basta che la squadra vinca, poi se il gol arriva è qualcosa in più. In ogni caso, devo ringraziare i miei compagni. In allenamento lavoro sodo e insisto con loro per trovare la giusta intesa. Mi stanno mettendo nelle condizioni di esprimere il meglio di me stesso».
Dopo le due settimane di sosta e l’impegno con il Gambarogno-Contone in Coppa Svizzera, i granata dovranno recarsi nella tana della capolista Thun. Un altro banco di prova importante per le loro ambizioni. «Possiamo assolutamente giocarcela con tutti quest’anno, ma sempre rimanendo umili e continuando a lavorare. Dobbiamo infatti ancora migliorare molto, in vari aspetti. Siamo felici però di essere sulla strada giusta e dobbiamo continuare così», conclude il 24.enne.