Calcio

Bellinzona, vandalismi allo stadio: «I veri tifosi non si comprano»

Dura la reazione del presidente ACB Brenno Martignoni Polti: «Un atto che non ha nulla a che vedere con il sostegno di vera tifoseria e un mancato rispetto per un bene pubblico»
Mattia Sacchi
28.10.2024 18:25

Difficoltà per il nuovo stadio e una striscia negativa di risultati, con la sconfitta di ieri contro lo Xamax. Non è un periodo facile per il Bellinzona, con alcuni tifosi che hanno espresso il loro disappunto con una scritta sui muri dello stadio: «I veri tifosi non si comprano». Una scritta, con ogni probabilità, legata anche ai recenti cambiamenti nel nuovo comitato del settore giovanile granata.

Il presidente ACB Brenno Martignoni Polti, contattato dal Corriere del Ticino, non vuole tuttavia esacerbare i toni: «Nonostante abbia vissuto l'esperienza da sindaco di Bellinzona, questa nuova da presidente mi sta facendo capire quanta sensibilità e passione ci sia intorno alla squadra. È un peccato però quando sfocia in certi atti che poco hanno a che vedere con lo sport».

Poco prima Martignoni Polti aveva fotografato i vandalismi e il successivo intervento di rimozione delle scritte commentando su Facebook: «È un atto che non ha nulla a che vedere con il sostegno di vera tifoseria. Un mancato rispetto di un bene pubblico. Un illecito che va perseguito senza indugi. Sono gesti che non fanno parte della nostra tradizione. Per questo, all’ingresso dello stadio comunale, andava subito ridata dignità. Certo che sarebbe leale che chi lo ha fatto si dichiarasse».