Calcio

Bignotti: «Non avevo dubbi, dietro le scrivanie viene svolto un grande lavoro»

Il direttore generale del Chiasso si è espresso in merito all’ottenimento della licenza in prima istanza e sul mancato conseguimento dello stesso risultato, da parte dello Sciaffusa: «Vietato speculare, dobbiamo pensare a salvarci sul campo»
Il direttore generale del club rossoblù ha speso parole al miele nei confronti di coloro che hanno lavorato per conseguire questo risultato. © CdT/Gabriele Putzu
Nicola Martinetti
26.04.2021 21:30

Così come il Lugano, anche il Chiasso ha ottenuto la licenza in prima istanza in vista della prossima stagione. Un attestato importante, per un club che - a cinque giornate dal termine - continua ad inseguire il mantenimento della categoria: «Non avevo dubbi a tal proposito - ci confida il direttore generale Nicola Bignotti -. Mi spiego meglio: l’ottenimento di questo risultato non è mai scontato, in quanto il processo è lungo e complesso. Però qui a Chiasso possiamo contare su uno staff preparatissimo ed ero dunque certo che il lavoro svolto dietro le scrivanie sarebbe stato impeccabile. Ci tengo a ringraziare in particolare tre persone: l’azionista di maggioranza Andrey Ukrainets, il segretario generale Edoardo Caroglio e il presidente dell’Associazione FC Chiasso, l’avvocato Marco Armati. Tutte figure decisive nella gestione della nostra società, ben supportata inoltre dalle autorità comunali, che sono sempre molto aperte al dialogo. Ci tengo inoltre a sottolineare che questo risultato non fa felici soltanto noi, ma anche tanti club di Super League, che vedono nel Chiasso un partner ideale con il quale collaborare per la crescita dei propri giovani. Spesso, da queste società, riceviamo attestati di stima durante la stagione».

Una stagione che, in casa rossoblù, non si vuole concludere con una retrocessione: «L’aspetto positivo dell’aver ottenuto la licenza, è che potremo continuare a concentrare tutte le nostre attenzioni su quanto accade in campo - prosegue il direttore generale del club di confine -. La squadra, nel girone di ritorno, ha dimostrato di valere la categoria e di non meritare una relegazione. Lo dicono il distacco minimo - in classifica - da Neuchâtel Xamax e Kriens, così come i recenti risultati ottenuti contro il Grasshopper capolista e lo Stade Losanna-Ouchy terzo».

Insomma, il margine per salvarsi sul campo c’è, senza addentrarsi in facili speculazioni dettate dal mancato ottenimento della licenza - almeno in prima istanza - dello Sciaffusa: «Parliamo di un club serio, il cui ricorso andrà sicuramente a buon fine. A volte basta un piccolo documento sbagliato per non ricevere subito luce verde. Noi dobbiamo pensare a salvarci sul campo e nient’altro».