Calcioscommesse d'origine svizzera

Le pesanti accuse del Gip - Indagato anche Matteo Gritti, ex Bellinzona
Red. Online
Ats,AnsaeRed. Online
28.05.2012 09:16

CREMONA - In Italia è riesploso il caso del calcioscommesse. Sono diciannove, per ora, i provvedimenti emessi dalla Magistratura italiana contro esponenti del mondo del calcio che avrebbero contribuito a truccare le partite. Il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini ha emesso complessivamente 19 provvedimenti, uno in meno delle richieste del pubblico ministero: la Procura infatti aveva chiesto anche l'arresto dell'attaccante del Genoa Giuseppe Sculli. Tra gli indagati anche Matteo Gritti, ex portiere del Bellinzona, giocatore dell'Albinoleffe, per il quale è scattata la custodia cautelare in carcere. Il ruolo di Matteo Gritti, arrestato dalla polizia a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove era in vacanza, nell'ambito dell'inchiesta New Last Bet sul calcioscommesse, riguarda in particolare «l'apporto illecito fornito alla sistematica e stabile partecipazione alle dinamiche dell'organizzazione nonché per la fattuale e convinta adesione al programma criminale». A Gritti, ex giocatore del Bellinzona, il Gip di Cremona contesta di essere «un compartecipe all'associazione a delinquere, facendo da tramite con un gruppo di slavi, meglio denominati "zingari', al fine di esportare dalla Svizzera all'Italia il fenomeno della manipolazione delle partite. I fatti che gli sono contestati risalgo al 2009. Anche il Ticino calcistico, dunque, dopo la vicenda dell'ex "chiassese" Almir Gegic, è nuovamente sotto i riflettori, seppure indirettamente.

Dei 19 provvedimenti - nota bene - 14 sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 2 provvedimenti di obbligo di presentazione all'autorità giudiziaria. I destinatari sono cinque cittadini ungheresi, 11 tra calciatori ed ex giocatori, e tre soggetti legati a dei calciatori.

Ecco la lista delle persone finite nel mirino degli inquirenti: Stefano Mauri (giocatore della Lazio - custodia cautelare in carcere) Omar Milanetto (ex giocatore Genoa, ora al Padova - custodia cautelare in carcere); Kelluwah Conteh (ex giocatore del Piacenza - obbligo presentazione); Jose Inacio Joelson (giocatore del Pergocrema - arresti domiciliari); Alessandro Pellicori (giocatore svincolato del Queen's Park Rangers - custodia cautelare in carcere); Paolo Domenico Acerbis (giocatore del Vicenza - custodia cautelare in carcere) Ivan Tisci (ex calciatore - custodia cautelare in carcere); Francesco Ruopolo (calciatore del Padova - obbligo presentazione); Marco Turati (giocatore del Modena; custodia cautelare in carcere); Matteo Gritti (aex- ACB, giocatore dell' Albinoleffe; custodia cautelare in carcere); Cristian Bertani (ex giocatore del Novara, ora alla Sampdoria - custodia cautelare in carcere); Zoltan Kenesei (cittadino ungherese, già detenuto in Ungheria); Matyas Lazar (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere); Lazlo Schulz (cittadino ungherese già detenuto in Ungheria - custodia cautelare in carcere); Laslo Strasser (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere); Istvan Borgulya (cittadino ungherese - custodia cautelare in carcere) Vittorio Gatti (custodia cautelare in carcere) Luca Burini (arresti domiciliari); Daniele Ragone (arresti domiciliari).

Tra gli indagati vi sarebbe anche il presidente del Siena Massimo Mezzaroma che sarebbe stato perquisito. A chiamare in causa il presidente dei bianconeri è stato Carlo Gervasoni il quale, agli inquirenti, ha raccontato di aver saputo tramite il gruppo degli "Zingari" che Mezzaroma avrebbe pagato due giocatori di un'altra squadra.