Campana: «I nostri tifosi dovranno agire in fretta»
«Mi scuso se ho la voce un po’ impastata, il viaggio di rientro è stato lungo». Accusa ancora le fatiche dell’emozionante semifinale contro il Servette, Michele Campana. Quelle del dirigente che, come i migliori tifosi, soffre ed esulta insieme alla sua squadra. Il COO bianconero, tuttavia, è già pronto a volgere lo sguardo avanti. Verso quel 4 giugno che appare lontano, ma non più di tanto. «Non possiamo lamentarci - scherza Campana -. Un anno fa, dopo l’incredibile impresa contro il Lucerna, organizzammo la finalissima in appena tre settimane. Un delirio. Questa volta, invece, avremo a disposizione quasi due mesi. Per noi dirigenti, una benedizione. Anche perché in questo periodo abbiamo diversi altri progetti in corso. Un ulteriore aspetto positivo è che grazie al percorso della scorsa edizione, disponiamo già di un piano d’azione per un evento simile, oltretutto nel medesimo stadio. Miglioreremo ciò che undici mesi fa non ha funzionato, e - verosimilmente - proporremo dei pacchetti simili. Con treni speciali e tutto il resto. Penso che verso fine aprile potremo lanciare la prevendita, che avverrà tramite il nostro club».
La scorsa primavera il fatto che l’ultimo atto fosse così vicino alla semifinale permise alla società di sfruttare l’entusiasmo venutosi a creare, riuscendo a portare al Wankdorf diecimila tifosi. Non vi è il rischio che nei prossimi due mesi lo slancio possa affievolirsi e, di riflesso, tradursi in un seguito meno numeroso? «No, non penso - afferma Campana -. A mio avviso l’entusiasmo si manterrà. Anche perché aprile e maggio sono due mesi che solitamente vanno in crescendo dal punto di vista delle emozioni, man mano che le partite da giocare diminuiscono e le lotte in chiave classifica si fanno serrate. Noi, al proposito, vogliamo competere per un posto in Europa. Ogni match sarà dunque importante».
Evitare una marea giallonera
Un anno fa il Wankdorf fu un vero campo neutro sia per il Lugano, sia per il San Gallo. Il 4 giugno, invece, lo Young Boys giocherà in casa. Un fatto che potrebbe incidere sulla vendita dei biglietti, nonostante inizialmente l’Associazione Svizzera di Football (ASF) - organizzatrice dell’evento - ripartirà in egual misura i posti a disposizione. «Come sempre i primi contingenti saranno identici per entrambi i club (circa 12.500 biglietti, ndr). È chiaro però che se dopo un certo lasso di tempo la nostra prevendita dovesse stagnare, i gialloneri potrebbero fare pressione per ottenere più ticket. Anche perché loro, volendo, potrebbero facilmente riempire l’intero stadio da soli. Starà a noi farci trovare pronti fin da subito, facendo capire alla piazza quanto sarà importante muoversi in fretta nell’acquisto dei biglietti, così da evitare che questo meccanismo si inneschi. Il nostro sogno è rivedere il muro bianconero dello scorso anno. Che questa volta stazionerà però nella curva opposta, siccome quella utilizzata undici mesi fa è in realtà quella riservata alla frangia più calda dei tifosi dell’YB nei match casalinghi».
L’Europa e i suoi scenari
In chiusura, Campana si sofferma infine su un tema molto caldo, legato a doppio filo all’esito della finalissima: la conseguente qualificazione alle coppe europee. «Partendo dal presupposto che i club russi restino esclusi da questi tornei - non è ancora ufficiale -, vi sono due possibili scenari. In caso di vittoria al Wankdorf, ci qualificheremmo ai playoff di Europa League, con la certezza di disputare la fase a gironi di Conference League se venissimo sconfitti. Uno scenario che non cambierebbe qualora dovessimo perdere in finale, ma finire terzi in campionato. La seconda piazza in Super League, invece, metterebbe in palio i preliminari di Champions League (2. turno), seguiti - in caso di sconfitte - da quelli di Europa (3. turno) e Conference League (playoff). Un triplice k.o. potrebbe dunque lasciarci a mani vuote. Infine, quarta e quinta piazza - quest’ultima grazie all’YB in finale - garantirebbero l’accesso al secondo turno dei preliminari di Conference League».