C'è Israele-Svizzera, sicurezza al massimo alla Pancho-Arena
Felcsút è un comune di 1.688 abitanti a una quarantina di minuti a ovest di Budapest, la capitale ungherese. Questa sera, alle 20.45, sarà il teatro della partita fra Israele e Svizzera, valida per le qualificazioni a Euro 2024. Una partita dal forte significato sportivo, certo, ma che per la nazionale dello Stato Ebraico rappresenta di più, molto di più. La guerra fra Hamas e le Forze di difesa israeliane, come gli attacchi del gruppo militante palestinese del 7 ottobre, hanno fatto capolino a più riprese, ieri, durante la conferenza stampa della vigilia e la tradizionale rifinitura.
Lo stadio, ribattezzato Pancho-Arena, è una splendida arena da 4 mila posti situata all'estremo nord del villaggio. La vita tranquilla del paesino, a ogni modo, è stata totalmente stravolta. Per questioni di sicurezza, evidentemente. A presidiare la zona, affinché la partita possa svolgersi normalmente, senza problemi o attentati di sorta, c'è una coalizione di autorità ungheresi e israeliane. La parola d'ordine è sorveglianza. Sono strettamente controllati i giocatori e lo staff tecnico di Israele, proprio per il rischio che qualcuno possa fare loro del male. Ed è sorvegliata tutta l'area attorno alla Pancho-Arena. Martedì, un drone ronzava di continuo sopra l'impianto. Impossibile, come hanno confidato i giornalisti svizzeri al seguito dei rossocrociati, avvicinarsi a 500 metri dallo stadio senza fornire alle citate autorità l'invito ufficiale per assistere all'incontro (una sorta di accredito ma ancora più formale) e senza dichiarare, ripetutamente, la propria identità.
Non esistono trattamenti speciali, nessuno può improvvisare. Le persone cui è stato preventivamente garantito l'accesso, come i giornalisti accreditati, sono state inserite in un registro. I controlli sono molteplici prima di varcare i cancelli. La Pancho-Arena, solitamente, è la casa della Puskás Akadémia, attualmente terza forza del campionato ungherese. Ai giocatori e allo staff del club è stato vietato l'accesso all'impianto. Le regole sono regole e, soprattutto, agli israeliani premeva ridurre al minimo l'andirivieni di persone non autorizzate. Lo stadio, il complesso sportivo annesso e l'area che circonda l'impianto, insomma, sono una sorta di terra di nessuno.
La partita di questa sera non si giocherà a porte chiuse. L'interesse degli ungheresi per l'evento, tuttavia, è scarso. Secondo quanto riferiscono i media locali, saranno presenti molti tifosi israeliani: c'è chi ha parlato addirittura di duemila persone. Motivo in più per garantire una sicurezza ai massimi. Saranno invece alcune decine i tifosi svizzeri attesi in Ungheria.