Croci Torti: «Abbiamo deciso che finale di stagione vogliamo vivere»

«Vorrei imparare dal vento a respirare» recitano i Tiromancino. E, prima di entrare in campo, il Lugano deve aver canticchiato qualcosa del genere. Il delicatissimo match del Municipal contro l’Yverdon è infatti stato segnato da insopportabili raffiche di bise. «E di fatto non si è potuto giocare a calcio» ha riconosciuto al termine dalla gara il tecnico bianconero Mattia Croci-Torti. La sua squadra, però, è stata abile a domare anche questo fastidioso avversario. E, al triplice fischio finale, ha potuto festeggiare tre punti fondamentali (2-0 il risultato). Ai ticinesi sono bastate due folate e poco più per regolare i vodesi, reduci da quattro risultati utili consecutivi e sino a questa sera imbattuti tra le mura amiche. Al resto ci ha pensato lo Young Boys.
Rigore fondamentale
Sì, perché in attesa del Basilea, Steffen e compagni si sono riportati a -3 dalla vetta della Super League. «Prima del match sono stato onesto con il gruppo» indica al proposito il Crus: «L’esito del match con l’Yverdon avrebbe segnato verosimilmente il nostro finale di stagione. Insomma, si trattava di decidere se vincere per provare a giocarsela fino in fondo o arrendersi, accettando un crepuscolo indesiderato». I bianconeri, dicevamo, non hanno avuto dubbi. E, certo, segnare finalmente per primi, oltretutto in un primo tempo disputato controvento, è stato cruciale. A sbloccare il risultato dal dischetto, cambiando la direzione del match, è stato Grgic. «E nella ripresa, in condizioni più favorevoli, credo si sia anche visto un miglior Lugano» osserva Milton Valenzuela, autore dell’assist che al 78’ ha permesso a Vladi di ritrovare il sorriso e - soprattutto - chiudere i conti.
Sguardo al St. Jakob
I bianconeri hanno dunque evitato di lasciarsi sfuggire di mano ambizioni e speranze. «E in questo modo possiamo affrontare con il giusto spirito la trasferta di domenica al St. Jakob-Park» sottolinea Croci-Torti, ponendo altresì l’accento su un’altra nota lieta: «Per tante partite abbiamo pagato una certa fragilità sul piano difensivo. A questo giro, invece, lasciamo il terreno di gioco senza aver subito gol, merito anche della prestazione quasi perfetta del terzetto schierato in retrovia». Eccole, quindi, le fondamenta sulle quali provare a scrivere un epilogo di campionato felice, o perlomeno vivido. «Succede anche se/il vento/porta tutto via con sé/Vivendo/ricominciare a fluire».