Croci-Torti: «Non ci cambierà la vita, ma vogliamo restare vicini»
Il menu della Super League - in quella che è la sua 15. portata - si preannuncia come più succulento che mai. Le prime quattro della classe, infatti, si sfidano tra loro e per il Lugano è già tempo di rincontrare lo Zurigo capolista. Seppur solo a novembre, questo può diventare un crocevia importante per i destini del campionato. «La strada è ancora lunga - ci ha risposto Mattia Croci-Torti - ma nessuno è ancora andato in fuga, quindi dobbiamo cercare di restare attaccati alle zone di vertice. Non sarà questa partita a cambiarci la vita, tuttavia potrebbe garantirci ulteriori motivazioni, poiché la vittoria rappresenterebbe un bel balzo in avanti in termini di consapevolezza e imporsi in uno scontro diretto conferisce forza a tutto il gruppo».
Un’assenza pesante
Una squadra, quella bianconera, che dopo la pausa deve ritrovare le proprie migliori sensazioni e sarà, peraltro, chiamata a farlo in un periodo che si annuncia di fuoco: il tour de force prevede la bellezza di 8 partite in soli 26 giorni. Sfide che tra l’altro dovranno essere affrontate senza una pedina fondamentale, quale è Ignacio Aliseda, out fino alla fine del 2024. «È veramente un peccato averlo perso ora - ha affermato con tristezza il Crus - perché si trovava in uno stato di grazia, paragonabile a quello di due anni or sono. Purtroppo, questo colpo ricevuto da Sauthier nei minuti finali contro l’Yverdon si è rivelato più grave del previsto». Già, ecco che allora, a posteriori, sembra strano aver visto Aliseda in Serbia nella partita successiva. «Giocare così tante partite ravvicinate - ha spiegato il tecnico momò - a volte non permette di avere proprio i tempi pratici per effettuare le analisi del caso. Trovare il tempo diventa complicato e per questo genere di infortuni, ossia una botta, ci si basa anche sulle sensazioni personali del giocatore. Inizialmente non sembrava stare così male e, vista l’importanza della sfida, abbiamo deciso di portarlo con noi. Dopodiché, nell’allenamento pre-match, ci siamo resi conto che non sarebbe stato in grado di scendere sul campo. Schierarlo sarebbe stato una stupidata, abbiamo evitato che potesse succedergli qualcosa di veramente grave».
La speranza, dunque, è che l’argentino, non nuovo agli infortuni, non ripiombi in un pericoloso vortice di negatività. Lui, che fino a poco tempo fa pareva sul taccuino del Besiktas in vista della prossima finestra di mercato. Visto quanto successo, però, la probabilità di vederlo a Lugano fino al termine del suo contratto - in scadenza a giugno - si è alzata notevolmente.
Rinnovi da concretizzare
A proposito di contratti, la pausa ha portato però anche delle nuove buone, come il rinnovo di Bislimi. Quello di Bottani e del mister, invece, a che punto sono? «Non conosco gli ultimi sviluppi, ma Da Silva è stato chiaro: la società vuole prolungare il contratto di Mattia. È un ragazzo che, più di altri, tiene a questa maglia. Ha iniziato estremamente bene la stagione, poi qualche problema fisico lo ha rallentato ma sono convinto che potrà dare ancora tantissimo a questa squadra. Invece, per quanto riguarda il mio accordo, ho avuto modo di parlare con la dirigenza e le intenzioni, su entrambi i fronti, sono chiare. Prima di Natale cercheremo di sistemare tutta questa situazione».
Nessun problema con Kacper
Infine, in conferenza stampa il Crus ha speso qualche parola a proposito di Przybylko, che a TeleTicino qualche giorno fa ha fatto chiaramente intendere - tra moduli e compagni - le sue preferenze. «Evidentemente, nelle sue parole si percepisce parecchia frustrazione e penso che sia dovuta in modo particolare agli ultimi due impegni, in cui gli attaccanti non si sono potuti esprimere al meglio poiché la squadra ha creato poche occasioni da gol. Tuttavia, non c’è alcun problema, io non sono un tipo permaloso e cerco sempre di capire ciò che si risiede dietro le dichiarazioni di una persona. L’importante è credere nelle proprie idee, io vado avanti per la mia strada e sono certo che torneremo a crearci parecchie chances».