Calcio

Croci-Torti: «Siamo solo a ottobre ma essere primi conta»

La sfida al vertice tra Zurigo e Lugano termina 1-1: le due squadre mantengono la leadership - Sono i bianconeri ad avere più rimpianti - Aliseda: «Il primo tempo sarebbe potuto finire 3-0 in nostro favore»
©ENNIO LEANZA
06.10.2024 21:00

Non era una finale. E non c’era in palio nessuno pseudo-titolo di «campione d’autunno» o quant’altro. Eppure, la sfida tra Zurigo e Lugano aveva a tutti gli effetti preso i contorni di un «big match». Uno di quelli che attendi con ansia, che non vuoi perdere a nessun costo. Che ti pone davanti a uno specchio e mette a nudo la tua vera forza e ambizione. Alla fine, sia gli zurighesi sia i bianconeri hanno superato l’esame, con un pareggio per 1-1 che non fa esaltare – ma nemmeno disperare – nessuno. Condivideranno la vetta della classifica con il Lucerna durante le due settimane di pausa per le nazionali. «Ed essere al primo posto conta, anche se siamo solo a ottobre - commenta Mattia Croci-Torti -, perché ti dà una forza incredibile, ti indica che sei sulla buona strada e che stai sbagliando poco».

«Grande personalità»

Tra le due squadre, quella che è uscita dal Letzigrund con più rimpianti è il Lugano. Già, i ticinesi sono stati la squadra migliore . Probabilmente sono attualmente la compagine più performante in Svizzera. Eppure – proprio come contro l’Helsinki giovedì a Thun – ancora una volta non si contano sulle dita di una mano le occasioni da rete gettate al vento. Ne sanno qualcosa Aliseda e Przybylko – che di testa potevano sbloccare il confronto dopo pochi minuti – o Steffen, che è stato fermato dalla traversa. Certo, se poi vinci comunque 3-0, come è successo in Conference League, ti disperi solo fino a un certo punto. I rimpianti del Letzigrund – nonostante un punto conquistato nella tana dello Zurigo resti prezioso – hanno invece un sapore più amaro. «Sì, il primo tempo sarebbe potuto finire 3-0 in nostro favore – concorda Ignacio Aliseda –. Peccato, volevamo vincere e non avrei firmato per il pareggio». L’argentino è stato l’autore dell’1-0: «È il mio terzo gol stagionale. A me piace giocare sempre, perché più minuti disputo, più prendo fiducia. Voglio tornare ai miei massimi livelli».

È soddisfatto anche il Crus: «Sono orgoglioso dei miei ragazzi, perché hanno mostrato una grande personalità cercando di vincere per tutti i 90 minuti. C’è del rammarico per alcune occasioni sprecate, ma ci portiamo a casa anche dei miglioramenti in fase difensiva».

Imbattuti

Negli ultimi 23 giorni, il Lugano è sceso in campo ben sei volte. Eppure, il tecnico degli zurighesi Ricardo Moniz è rimasto sorpreso della condizione dei bianconeri, tanto da elogiare nel post-partita il loro rapido recupero. Già, se un anno fa i ragazzi del Crus avevano pagato gli impegni europei con infortuni e punti buttati, questa volta non hanno perso nemmeno un incontro tra le due soste nazionali. «È frutto della nostra continua ricerca del miglioramento», rileva il tecnico momò. «Stavolta ho impiegato il turnover in anticipo, senza aspettare la seconda o terza partita in pochi giorni, e questo mi ha anche permesso di dare fiducia ai miei giocatori. A loro chiediamo di alzare la mano e farsi da parte quando si sentono affaticati. Ad esempio, oggi abbiamo tenuto a riposo Papadopulos. Lukas Mai ha preso il suo posto e non ha tradito le aspettative. Adesso abbiamo qualche giorno per recuperare le energie, perché poi ci aspetterà ancora un tour de force». Con la consapevolezza che il Lugano potrà dire la sua anche nei big match.