Dopo l'omicidio Bellocco la Curva Nord passa a Renato Bosetti
Giovedì sera, la Curva Nord dell'Inter si è ritrovata – come di consuetudine – al Baretto, a San Siro, per la riunione settimanale. Una consuetudine, certo, spezzata dalla cronaca e dall'uccisione a Cernusco sul Naviglio di Antonio «Totò» Bellocco, membro del clan di Rosarno, in Calabria, da parte di Andrea Beretta, storico leader della frangia più calda del tifo interista. Il capo della Nord, in sostanza, dopo la morte di Vittorio Boiocchi.
Il movente dell'omicidio, secondo gli inquirenti, ma anche secondo quanto ha confessato lo stesso Beretta, sarebbe da ricercare nei rapporti (e nei conseguenti dissapori) di potere in Curva. In particolare, a far saltare il banco sarebbero stati i proventi del merchandising del negozio di Pioltello, gestito proprio da Beretta. Il quale, restio a concedere a Bellocco una fetta più grande, sapeva di avere i giorni contati o, quantomeno, che Bellocco lo voleva morto. Di qui la decisione di agire per primo. E di uccidere il membro del clan di Rosarno.
Giovedì, davanti a circa duecento tifosi, a parlare è stato Renato Bosetti, 53 anni, fondatore degli Old Fans e parte attiva della Nord sebbene si fosse nel frattempo spostato, con il suo gruppo, al primo anello. Secondo quanto riferiscono i media italiani e milanesi nello specifico, sarebbe lui ora ad avere in mano la Curva. «Per qualsiasi cosa fate riferimento a me, Nino, Matteo e Mauro» ha detto più volte durante la riunione. Riferendosi a Nino Ciccarelli, Matteo Norrito e Mauro Nepi, altri nomi e volti storici della Nord. Nel direttivo, leggiamo, dovrebbe rimanere anche Marco Ferdico, portavoce della Nord e amico di Bellocco. Ma potrebbero e dovrebbero rientrare altri «grandi vecchi» del movimento, fondatori di gruppi ora defilati complice l'unificazione degli striscioni sotto «Curva Nord Milano 1969». Striscione che, ora, verrà sostituito.
Bosetti, detto «Renatone», vanta – si fa per dire – Daspo e precedenti penali. Non solo, è stato anche candidato per Casa Pound alle regionali. A proposito dello strisicone, il nuovo leader ha spiegato che a partire da domenica a Monza verrà usata la nuova pezza «Curva Nord». La riunione, durata un quarto d'ora circa, si è conclusa con alcune indicazioni riguardanti le prossime partite. Un tentativo, chiaro, di riportare il discorso sui binari del tifo. In Brianza, nello spicchio riservato agli interisti, non ci sarà alcun accenno – fra cori e striscioni – a quanto accaduto a Cernusco sul Naviglio.