Ecco il pagellone rossocrociato: Akanji e Yakin i migliori
Sommer 4
Un intervento di rilievo, su Rice. Nessun miracolo, che sempre nei quarti di finale avrebbe fatto comodo. Protetto da una grande difesa e però spettatore in quello che rischia di essere stato il suo ultimo grande torneo.
Schär 5
L’autogol contro la Scozia non macchia un Europeo di grande spessore. Solido dietro, cruciale in impostazione.
Akanji 5,5
Ci tradisce sul più bello, vero. Ma è il nostro top player e forse il miglior difensore della competizione. Intrattabile contro qualsivoglia avversario.
Rodriguez 5
Anche «Ricci» merita applausi sinceri. Perché a conti fatti, e senza necessità di apparire, non sbaglia una partita. Eterno.
Aebischer 4,5
Mezzo punto in meno per la gara sofferta con l’Inghilterra. Quel metro di troppo concesso a Saka se lo sognerà durante le annunciate vacanze italiane. La sua flessibilità e la sua intelligenza, comunque, sono oro.
Widmer 4
Vive un torneo in calando. Da titolare a rincalzo. Proprio l’opposto di quanto accaduto a Euro 2020. Generoso, non sempre lucido.
Xhaka 5
Faro e trascinatore. Regista e colonna portante della squadra. È il primo grande torneo giocato senza cali di tensione, da capitano di classe mondiale. Con la Scozia, francobollato per 90’, l’unico passaggio a vuoto.
Freuler 4,5
Ci regala l’emozione più forte del viaggio, infilando l’Italia a Berlino. Punto di riferimento tanto instancabile, quanto oscuro.
Ndoye 5
La sorpresa più bella. Spina nel fianco di ogni difesa, autore di gol e assist pesanti. E ora, immaginiamo, Mister mercato.
Vargas 4,5
Devastante negli ottavi di finale, meno nelle altre sfide. È il momento di decidere che cosa fare da grande.
Embolo 4,5
Sale sul treno in corsa e riesce a ritagliarsi un ruolo da protagonista. In attacco rimane la nostra ancora di salvezza.
Rieder 4
Molto bene al cospetto dei poveri azzurri. Il livello non è tuttavia sufficiente per lasciare altri segni indelebili.
Shaqiri 4,5
Ha tre palloni buoni. Il primo si candida a gol più bello del torneo; il secondo è un incrocio dei pali clamoroso da calcio d’angolo; il terzo il rigore segnato agli inglesi. Resta un genio, oltre che unico giocatore - vero CR7? - capace di segnare negli ultimi sei grandi tornei.
Duah 4,5
Sblocca l’Europeo e si trasforma nel primo eroe rossocrociato. Difficile chiedergli di più.
Amdouni 4
Si conquista lo spazio negato ad altri, tipo Okafor. Non riesce a sfruttarlo veramente.
Zuber 4
Euro 2024, per lui, è un vorrei ma non posso. Prima per colpa di un infortunio, poi perché non propone spunti degni di nota.
Stergiou, Sierro, Zakaria, Steffen S.V.
Yakin 5,5
È il vincitore numero uno della spedizione elvetica. Da selezionatore scomodo a figura al limite della venerazione. Ogni sua scelta, anche la più rischiosa, si rivela pagante. E poi la Svizzera gioca in modo credibile, coerente, efficace. Gioca da grande squadra. Non essere riusciti a trasformare tutto ciò in qualcosa di immenso deve costituire il rammarico maggiore. Ah, e bravo anche a Giorgio Contini.