Ecco la nuova Super League: «In primavera cambierà tutto»

«A partire dal 22 luglio, la Super League entrerà in una nuova era». È bastata una frase, accuratamente scelta dalla Swiss Football League (SFL), per archiviare di colpo mesi di diatribe e discussioni. Il tanto auspicato cambio di paradigma nel massimo campionato elvetico, dopo vent’anni di totale stabilità, è ormai davvero imminente. Così come l’avvento della nuova formula a dodici squadre, il compromesso scelto dai club dell’élite rossocrociata. Stamattina, in un comunicato molto atteso, la SFL ha reso noti i primi 22 turni - su 38 - della stagione 2023/2024. Lasciando tuttavia col fiato sospeso i più curiosi. Nell’incarto, infatti, non figurano ancora le grandi novità dettate dalla riforma, che faranno capolino soltanto in primavera. «Ci vorrà ancora un po’ di pazienza» conferma divertito Silvano Lombardo, responsabile delle competizioni presso la SFL. «Noi, in ogni caso, siamo già all’opera».
Diciannove per tutti
Il prossimo campionato, è bene ricordarlo, ricalcherà quello che in gergo viene definito il «modello scozzese». Esso comprenderà una prima fase composta da 33 turni (una sorta di «regular season») e - dopo una pausa di due settimane - una seconda fase di 5 turni (un «postseason»). Prima di quest’ultima, la classifica verrà divisa a metà: le prime sei classificate lotteranno per il titolo e i piazzamenti europei, le ultime sei per evitare spareggio e retrocessione diretta. Lì, nel mezzo di questo processo, si insinuerà pure la novità più rilevante dal punto di vista del calendario: il possibile squilibrio tra partite casalinghe e match in trasferta. «Diciamo che ad oggi abbiamo svolto la parte più “semplice” del nostro lavoro - prosegue Lombardo -. Le prime 22 giornate, quelle annunciate fin qui, sono infatti equamente divise per tutti: 11 partite in casa e 11 in trasferta. Idealmente, lungo il cammino che in seguito porterà al 38. turno, ci piacerebbe mantenere il medesimo equilibrio, permettendo a ogni club di disputare 19 partite casalinghe e 19 trasferte. L’esperienza ventennale maturata in Scozia, condivisa con noi dai colleghi locali, suggerisce però che non sempre ciò è fattibile».
Tradotto in soldoni, insomma, chi tra la giornata 23 e la giornata 33 disputerà un match in più in trasferta, potrebbe dover fare lo stesso anche nei cinque turni del «postseason». Uno scompenso inedito, sia sul piano sportivo sia su quello economico. «Ci vorrà un po’ di tempo per assimilarlo e farci l’abitudine, perché effettivamente in primavera cambierà un po’ tutto - ammette Lombardo -. I colleghi scozzesi ci hanno preannunciato un periodo d’adattamento, assicurandoci però che oggi da loro il modello è molto apprezzato. E che spesso, sull’arco della stagione, si riesce a garantire l’equità nel rapporto tra sfide casalinghe e match in trasferta. Vorrei poi aggiungere due considerazioni in merito al rischio di squilibrio da lei citato. La prima è che proprio per prevenirlo, abbiamo deciso di pianificare gli ultimi 11 turni della “regular season” durante la pausa invernale, al fine di poterci appoggiare alla classifica. Con una graduatoria più definita, infatti, apparecchiare il finale di stagione in maniera equilibrata potrebbe risultare più semplice. Se così non dovesse essere, i conti verrebbero in ogni caso pareggiati l'annata successiva».
Tra sfide e insidie
Divertito, Lombardo ci assicura che per tenere tutto sotto controllo non è necessario un dottorato in matematica - «anche noi ci basiamo su un software» -, ma conferma che nei prossimi mesi, negli uffici della SFL, dinamismo e flessibilità non potranno mancare. Altrimenti venire a capo di una stagione più che mai caratterizzata da sfide e insidie sarebbe complicato. «La riforma è una delle novità, ma non è l’unica. Nella stesura del calendario, ad esempio, abbiamo dovuto tener conto dell’aggiunta di due giornate extra, passando da 36 a 38. Un grattacapo non indifferente, visto che siamo confrontati con un’agenda nazionale e internazionale già di per sé fittissima. Qualche problema ce l’ha poi creato pure l’approdo in Super League di ben tre club vodesi, che ora fanno il paio con le tre società zurighesi. In entrambi i casi, per ragioni di sicurezza, dobbiamo evitare più di due match casalinghi per weekend, ma anche tenere d’occhio le eventuali sovrapposizioni con il campionato di hockey su ghiaccio. Far quadrare il tutto non è semplice, ve lo garantisco (sorride, ndr). E vi lascio immaginare le sfide che dovremo affrontare al termine della “regular season”, quando in due settimane sia noi sia le autorità preposte dovremo pianificare e organizzare i 5 turni conclusivi».
Un esordio posticipato
In chiusura, gettiamo uno sguardo alla genesi della prossima annata, che si aprirà venerdì 21 luglio. In Challenge League il Bellinzona è certo di esordire domenica 23 luglio (ore 14.15), al Comunale contro il Wil. In Super League, invece, il Lugano vivrà un primo weekend da semplice spettatore. I bianconeri debutteranno infatti nel corso della settimana successiva - martedì 25 luglio o mercoledì 26 -, in trasferta contro il neopromosso Stade Losanna-Ouchy. «Durante il primo weekend di campionato, in canton Vaud vi saranno diverse grandi manifestazioni, e la polizia locale ci ha chiesto di evitare match casalinghi per i club calcistici. Per questo motivo abbiamo dovuto posticipare la sfida. Non appena sapremo quando il Servette ospiterà il Genk nei preliminari di Champions, annunceremo la data definitiva del debutto bianconero. Vogliamo evitare che le due partite si sovrappongano».