Fabregas, Henry e (forse) Vardy: sarà grande Como anche in Serie A?
Como me gusta la Serie A, verrebbe da dire prendendo in prestito la lingua di Cesc Fabregas. L'artefice, dalla panchina, della promozione dei lariani nella massima serie. Dopo ventuno, lunghissimi anni, dunque, la squadra di confine giocherà contro le migliori formazioni del Paese. Con una differenza, netta, rispetto al passato e alle ultime esperienze in A. I lombardi, oggi, appartengono a due uomini molto ricchi, anzi ricchissimi. Fra i più abbienti al mondo, volendo essere precisi: i fratelli Hartono, Michael e Robert. Al netto del problema stadio, con il Sinigaglia cui servirebbero interventi pesanti per ospitare la Serie A, il Como è tornato lassù con l'ambizione di restarvi a lungo.
Il fallimento con Preziosi
Certo, i fratelli Hartono avrebbero potuto mettere le mani su club più blasonati. Ma Como è Como, al di là del pallone. Ha un forte appeal internazionale ed è una destinazione famosa ovunque, nel mondo. E poi, beh, calcisticamente parlando i lariani hanno una storia importante alle spalle. Fondato nel 1907, il Como disputò la massima serie per la prima volta nella stagione 1949-50. Il periodo più bello, per contro, risale agli anni Ottanta. Quando, cioè, i lariani disputarono ben sei campionati di A fra il 1981 e il 1989. Chiudendo addirittura per due volte al nono posto. Quindi, un lento declino fino alla rinascita, improvvisa, con Enrico Preziosi al timone del club. Un nome noto anche a Lugano, certo, la cui parentesi a Como ancora oggi suscita ricordi tristi: in campo, con l'ultimo posto in A nella stagione 2002-03, ma soprattutto nelle aule dei tribunali, con il fallimento della società.
Il vento, una volta per tutte, è cambiato nel 2019, quando il Como è stato acquistato dalla SENT Entertainment Ltd, società londinese collegata all'indonesiana Djarum dei fratelli Hartono. Djarum, come recita Wikipedia, il cui core business consiste nella produzione di sigarette kretek, aromatizzate con chiodi di garofano. Sotto l'egida degli Hartono, il Como ha saputo dapprima tornare nei professionisti e, al termine della stagione 2020-21, conquistare la promozione in Serie B.
Detto dell'Indonesia, il Paese dei fratelli Hartono, di fatto il Como ha un'anima societaria britannica. Basti pensare al ruolo di Dennis Wise, un tempo calciatore del Chelsea ma, in questo ambito, dapprima consulente esterno di SENT e, dal 2021, amministratore unico del club lariano.
Henry e Vardy? Perché?
Prima della stagione della promozione, questa, il Como ha avuto bisogno di due anni di assestamento in B. Due anni caratterizzati da altrettante salvezze. Poco, però, sia per le ambizioni sia per la disponibilità economica dei fratelli Hartono. Anche perché, nel frattempo, in società è entrato un pezzo da novanta: Thierry Henry, ex calciatore della nazionale francese e di club blasonati come Arsenal e Barcellona, arrivato nell'estate del 2022 in qualità di azionista di minoranza (all'1%). Queste le sue parole, allora: "Era da tempo che aspettavo di essere coinvolto in un progetto come quello del Como. Un club ambizioso, ma soprattutto che vive i miei stessi valori: non solo una squadra di calcio, ma una realtà che aiuta la comunità locale. Quando ho parlato con questo team, ho capito che questa era l’opportunità perfetta per me". Ieri, Henry ha sofferto ed esultato in tribuna. Come un vero tifoso.
Di rimando, con una proprietà e una dirigenza di questo livello è stato (quasi) naturale portare sulle sponde del Lago di Como un altro volto noto del panorama calcistico internazionale. Cesc Fabregas. Arrivato in un primo momento come calciatore, questa stagione lo spagnolo è diventato allenatore (senza patentino) dei lariani. Contribuendo, appunto, alla cavalcata verso la A. Sulla falsariga di Guardiola, Arteta e Xabi Alonso, tutti allenatori spagnoli di passaporto nonché ex centrocampisti, Fabregas ha dato un respiro diverso al gioco del Como. E attenzione, perché il primo, vero rinforzo per la massima categoria, stando a radiomercato, potrebbe essere nientepopodimeno che Jamie Vardy, attaccante inglese, campione di Premier League con il Leicester nel 2016, pure lui invitato all'ultima partita del Como, ieri. Vardy si è presentato con la classica trombetta da tifoso e un trasporto emotivo non indifferente.
Ma quanti soldi ha il Como?
D'accordo, ma dove può arrivare il Como di Fabregas, Henry, Vardy e soprattutto dei fratelli Hartono? Nessuno può dirlo con certezza, ma Michael e Robert sono rispettivamente il 61. e 65. uomo più ricco al mondo stando alle stime di Forbes con un patrimonio condiviso pari a 48 miliardi di dollari. Ci sono abbastanza fondi, insomma, per mantenere i lariani in A. A lungo. Di sicuro, nel calcio italiano nessuna proprietà è più ricca.