Finale dei Mondiali, quanto mi costi?

Finale mia, quanto mi costi? Tanto, tantissimo. Sempre di più. E i tifosi, ovviamente, insorgono. I prezzi ufficiali della FIFA per l’ultimo atto del Mondiale hanno conosciuto un’inflazione galoppante. Se per vedere Brasile contro Francia, nel 1998 allo Stade de France, bastavano l’equivalente di 40 euro (350 per il biglietto più caro), per essere della partita domenica in Qatar bisognerà spenderne dai 580 ai 1.550. E parliamo delle tariffe applicate dall’organizzatore. Figuriamoci che caos potrebbe generarsi a livello di rivendita.
Un biglietto da mille, dunque, non sarà sufficiente per garantirsi un posto di categoria A, la migliore. Allo stadio di Lusail, per l’ultimo atto fra l’Argentina di Leo Messi e la Francia di Kylian Mbappé, il tetto simbolico dei 1.000 euro è stato superato. E pure di molto, visto che per gli ultimi tagliandi rimasti serviranno 1.550 euro. Gli stessi posti, quattro anni fa nell’opulento Luzhniki di Mosca, «venivano via» a meno: di euro, beh, ne bastavano 940. L’aumento, dal 2018 al 2022, per la categoria A è stato (quasi) del 65%. I migliori posti, nel 1998, valevano l’equivalente di 350 euro. Tradotto: in due decenni le tariffe hanno conosciuto un’inflazione del 340% e oltre.
E questo, appunto, tenendo conto solo ed esclusivamente delle tariffe FIFA. I prezzi di rivendita, come dicevamo, possono invece raggiungere vette allucinanti. Sulla nota piattaforma Viagogo, mentre scriviamo queste righe, i pochi biglietti disponibili viaggiavano oltre i 6.800 franchi. Roba da matti.

A far discutere, e a scatenare le peggiori reazioni da parte dei tifosi, sono i biglietti «primo prezzo». Quelli, cioè, nei settori meno belli di un impianto. Nel 1998, le tariffe erano più che popolari: 40 euro e via, al grido «il calcio è di tutti». Domenica, allo stadio di Lusail, ne serviranno come minimo 580. Altrimenti, niente partita dal vivo. L’aumento? Del 1.350%.
Il caro prezzi ha riguardato un po’ tutto il Mondiale. Ne avevano parlato anche i tifosi ticinesi al seguito della nazionale rossocrociata. Prezzi alti, a volte altissimi, infatti, sono stati applicati anche nella fase a gironi e nei precedenti turni a eliminazione diretta.