Pelé al cinema

Fuga per la vittoria, quando per la rovesciata bastò un ciak

Non solo dribbling e acrobazie in campo, ma anche sul grande schermo: ripercorriamo la mitica scena del film di John Huston
Red. Online
29.12.2022 21:00

Seconda guerra mondiale. In un campo di prigionia tedesco, un gruppo di detenuti allenati da John Colby, famoso giocatore della nazionale inglese, viene sfidato da un ufficiale delle truppe naziste, il maggiore Karl Von Steiner, a giocare una partita di calcio fra prigionieri alleati e soldati tedeschi. Nasce da questa premessa - e quindi dall’ispirazione della «partita della morte» di Kiev nel 1942, il film Fuga per la vittoria, una delle ultime fatiche di John Huston. Al di là di soggetto e regia, la grande popolarità della pellicola si deve in particolare alle stelle che hanno partecipato alle riprese e, soprattutto, alla partita finale. Da Michael Caine (appunto Colby nel film) a Sylvester Stallone, arrivando ai tanti veri calciatori prestatisi al cinema. Tra loro, anche Pelé.

Buona la prima

«Tranquillo, a me basta il pallone giusto, e al primo tentativo la metto esattamente dove vuoi che vada». Fu questa, pare, la risposta di Pelé allo stesso Huston, che dal canto suo cercava di tranquillizzare il brasiliano prima della nota scena della rovesciata. Detto, fatto. Al primo tentativo, al primo ciak, Pelé stacca sul cross di Ardiles e insacca in rovesciata. Sì, buona la prima. Di fronte a tanta bellezza, Huston –così narra la leggenda – scattò in piedi ad applaudire. E come lui tutta la troupe. È bizzarro come uno dei gol più noti di tutta la storia del calcio sia in realtà frutto di finzione. Sì, quella rete – nella storia raccontata dal film decisiva, tanto quanto la parata su rigore di Stallone – è una delle più celebri e amate. Forse perché, ancora oggi, si percepisce la naturalezza di quel gesto.

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