«Habemus Xherdan»: il Basilea ha scelto il suo nuovo papa

Ma quale conclave: il Basilea, inteso come società calcistica, ha già individuato il suo papa. L'annuncio, tramite striscione, è stato fatto ieri pomeriggio, in occasione della semifinale di Coppa Svizzera contro il Losanna che ha premiato (3-2) i renani: «Habemus Xherdan». E per Xherdan, beh, s'intende ovviamente Shaqiri. Il folletto che, quest'anno, sta letteralmente trascinando la squadra di Fabio Celestini, in corsa per una storica doppietta Coppa-campionato.
La Curva Muttenz, a modo suo, ha voluto quindi ribadire la centralità del giocatore-totem. Decisivo, dati alla mano ma non solo, per i destini dei rossoblù: dal suo ritorno in Svizzera, infatti, «XS» ha messo a referto 16 gol e 18 assist in 33 presenze. Mica male. In riferimento all'imminente elezione papale, i tifosi del Basilea ieri hanno issato uno striscione con, appunto, la celebre espressione latina rivisitata. Ah, con l'ausilio di fumogeni è stata pure riprodotta la fumata bianca. «Non me n'ero accorto» ha ammesso, a fine partite, un sorridente Shaqiri. «Sappiamo, però, quanto i nostri tifosi siano vicini alla squadra e ai giocatori, tanto nella buona quanto nella cattiva sorte». Parole forse di circostanza, ma cariche di riconoscenza verso una tifoseria che, negli ultimi sette anni, «ha avuto pochi motivi per festeggiare».
Shaqiri, in zona mista, si è detto felice e orgoglioso della prestazione del Basilea: «Avevamo un obiettivo e lo abbiamo raggiunto» ha spiegato il 33.enne. Il quale, sempre con ironia, a caldissimo si è lamentato di un aspetto dello spogliatoio: «Mi sembra che l'ambiente sia troppo tranquillo, la musica dopo una vittoria del genere dovrebbe rimbombare».