Amarcord

Il giorno dell’orgoglio granata si sfiorò l’impresa

Il 6 aprile 2008 l’Associazione calcio Bellinzona venne sconfitta in finale di Coppa Svizzera dal Basilea dopo aver retto l’urto dei renani per un’ora di gioco - Una sfida che viene ricordata anche per l’invasione rosa dei tifosi
Tanto cuore. © CdT/Archivio
Alan Del Don
06.04.2020 17:02

6 aprile 2008. Una data che resterà per sempre nei cuori dei tifosi dell’Associazione calcio Bellinzona (ACB). Quel giorno, mentre la Turrita manifestava a fianco degli operai delle Officine FFS scesi in sciopero contro la paventata chiusura dello stabilimento industriale, migliaia di bellinzonesi (e non solo) invasero Basilea. Rigorosamente indossando cappelli, t-shirt e sciarpe rosa, il fortunato colore di quella cavalcata quasi trionfale.

In gioco c’era la storia. L’orgoglio granata. Il club cittadino, presieduto da Manuele Morelli, sfidava i blasonati padroni di casa: in palio la Coppa Svizzera. L’undici messo in campo da Vlado Petkovic (oggi selezionatore della Nazionale svizzera) regge per un’ora e poco più. La partita si decide in 4 minuti, in pratica. Dapprima al minuto 58 Pouga pareggia il vantaggio iniziale dei renani ad opera di Derdiyok; al 62., però, ecco la doccia fredda: Majstorovic insacca. La festa è finita. Il match andrà in archivio con il risultato di 4-1 per Costanzo e compagni. La differenza di categoria è inevitabilmente emersa alla distanza. L’ACB era in Challenge (ancora per poche settimane: lo stesso anno arrivò la promozione, dopo aver superato il San Gallo a metà maggio), il Basilea in Super. I dettagli premiarono la formazione di categoria superiore. «È una sconfitta che non ci va giù», affermarono con il groppo in gola Manuel Rivera e colleghi.

A ben ragione. La squadra di mister Petkovic non sfigurò affatto. Non sono stati in grado di sfruttare le occasioni create ad inizio partita. Il primo tempo avrebbe potuto benissimo finire 2-0 per l’ACB e nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Eccolo, il rammarico dei giocatori e degli appassionati tifosi bellinzonesi. A distanza di oltre dieci anni si è un po’ mitigato. Ma il 6 aprile 2008 non potrà mai essere dimenticato. Il giorno dell’invasione rosa. Il giorno dell’orgoglio granata.