Calcio

Il Lugano? A volte è ingenuo, ma non molla mai

Finisce 3-3 l'andata del playoff di Europa League contro il Besiktas: tutto si deciderà tra una settimana a Istanbul - I bianconeri vanno sotto di due reti, ma trovano la rimonta con cuore e coraggio
© Keystone / PETER SCHNEIDER
Flavio Viglezio
22.08.2024 23:45

Non ci sia annoia mai con questo Lugano. Sarà anche ingenuo, in certi momenti, ma sa sempre dare spettacolo. Nel bene e nel male. Che sia in campionato o nelle Coppe europee. È successo anche nell’andata del playoff dell’Europa League contro il Besiktas. È finita con uno spettacolare pareggio, che lascia aperta la porta della qualificazione. E tutto si deciderà tra una settimana nel ritorno a Istanbul.

Senza perdere la testa

Può essere ingenuo, questo Lugano, e contro il Besiktas lo è stato soprattutto nella fase difensiva. Ma ha un cuore e un coraggio impressionanti. Sotto di due reti dopo un inizio di secondo tempo da incubo, la squadra di Mattia Croci-Torti avrebbe anche potuto sciogliersi come neve al sole. Ed invece ha trovato le risorse mentali per andare a trovare una rimonta a quel punto insperata. Una rimonta cercata senza perdere la testa e costruita con calma e intelligenza tattica. Due gol che hanno raggelato l’entusiasmo dei tifosi turchi presenti in gran numero alla Stockhorn Arena.

La prima distrazione

Ha iniziato la sfida alla grande il Lugano, in pieno controllo della situazione in un primo tempo disputato con personlità. Ma come già accaduto in stagione, i bianconeri hanno pagato a carissimo prezzo la loro prima distrazione. Il Besiktas è così passato in vantaggio alla sua prima vera proiezione offensiva, sfruttando una papera di Amir Saipi. Anche il portiere - che non sta di certo vivendo il suo migliore momento - avrebbe potuto crollare mentalmente - ed invece nel secondo tempo si è riscattato con almeno tre interventi che hanno permesso al Lugano di rimanere in partita nel momento di maggior pressione del Besiktas. Una fase dell’incontro in cui la difesa bianconera ha perso le misure e la giusta concentrazione.

Difesa da sistemare

Ed in fondo si è rivisto ciò che ha detto il primo scorcio di questa stagione. Nonostante siano ancora una volta mancate le reti della prima punta - Vladi e poi Przybylko non hanno lasciato il segno - davanti il Lugano ha le qualità per fare la differenza in ogni momento. Steffen ha di nuovo preso per mano la fase offensiva e gli inserimenti dei centrocampisti e dei laterali hanno spesso messo in difficoltà il Besiktas.

Dietro, invece, il lavoro non manca al Crus. Questo Lugano subisce infatti troppe reti e non solo per meriti degli avversari. Dall’inizio stagione, solo a Belgrado contro il Partizan i bianconeri sono usciti dal campo con lo zero alla voce dei gol incassati. Una situazione che va risolta il più presto possibile.

Il tour de force

Sarebbe però ingiusto e ingeneroso concentrarsi troppo sui demeriti di un Lugano che ha comunque ancora ampi margini di crescita e che sta vivendo un vero e proprio tour de force. Anche con il Besiktas è piaciuta - e parecchio - la voglia di fare il gioco, di costruire, di mettere in difficoltà la formazione turca. Non si sa ovviamente se sono armi che permetteranno di conquistare l’Europa League, ma i bianconeri potranno andare a Istanbul con fiducia. Come lo scorso anno, quando crearono la sorpresa.

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