Calcio

Il poker dello Young Boys offusca un'ora di applausi

Sconfitta severa per il Lugano: i gialloneri scappano nella ripresa dopo essere stati dominati a lunghi tratti – L'allungo di Garcia viziato da un contatto sospetto – Croci-Torti: «A Berna un gol del genere sarebbe stato annullato cento volte su cento, poi però siamo crollati»
Massimo Solari
19.10.2022 23:41

Raramente avevamo visto il Lugano dominare lo Young Boys. Non così, perlomeno. Con personalità, idee e - sintetizzando - un gioco maturo. Spesso, invece, abbiamo riferito del cinismo dei gialloneri. E, sì, purtroppo ci tocca farlo di nuovo. A festeggiare a Cornaredo, ieri, è stata la formazione di Wicky. Un 4-1 severo, davvero. Perché - appunto - per sessanta minuti i bianconeri hanno convinto. Eccome. Soprattutto nel primo tempo, Fassnacht e compagni hanno sofferto all’inverosimile. Già. Peccato che alla pausa il tabellone recitasse 1-1. È bastata un’amnesia sull’out di sinistra e l’eccessivo spazio lasciato a bomber Nsame per perdere terreno. Ziegler ha subito raddrizzato l’incontro, ma alla pausa i padroni di casa hanno raccolto oggettivamente troppo poco. La beffa, amarissima, doveva ancora arrivare.

Era fallo? Sì, no, forse

«Avessimo giocato a Berna, quel contatto sarebbe stato ritenuto falloso cento volte su cento» afferma senza giri di parole Mattia Croci-Torti. Il tecnico punta il dito contro la squadra arbitrale, Schärer e VAR in primis. «Anche perché il quarto uomo mi ha confidato che avrebbe fischiato». Einvece no. Il piede contro piede tra Sabbatini e Itten è filato via senza interventi del direttore di gara, permettendo a Garcia d’infilare il raddoppio a metà ripresa. «Un episodio difficile da accettare» ammette ilCrus. «Ma anche una mazzata dalla quale non siamo stati in grado di risollevarci». È così. Dopo un’ora da applausi il Lugano ha ceduto di schianto. «Il 2-1 ci ha demoralizzati»prosegue l’allenatore bianconero. Lamentando altresì il ritardo con cui - questa volta meno amichevolmente - sempre il quarto uomo ha dato seguito al triplice cambio deciso dalla panchina. «Mi sono girato e il gioco era già ripreso» commenta Croci-Torti. «Poi è arrivato il raddoppio dello Young Boys». Mortifero.

Apprensione per Steffen

I sostituti di Celar, Bottani e Mahou - tanto generosi, quanto inefficaci e sfortunati (che palo il francese!) in zona pericolosa - non hanno inciso come a San Gallo. Anzi. «D’altronde l’YB ha iniziato a difendere basso e a gestire la partita a suo piacimento. Anche potendo, comunque, non tornerei indietro su queste scelte. Sia Bottani, sia Celar non potevano garantire più di 65 minuti ad alto livello». Il numero 10, nello specifico, non ha fatto rimpiangere Bislimi. «Quando ha gamba - e lo si è visto - Mattia sa essere prezioso anche sul piano difensivo» commenta il Crus. Accendendosi per un attimo, prima di tornare a masticare amaro. «Peccato, peccato, peccato. L’episodio del 2-1 ha cambiato clamorosamente la gara. L’attitudine della squadra mi lascia sereno, ma dovrò lavorare affinché simili crolli non si ripetano». C’è spazio anche per un filo di tristezza. «L’infortunio agli adduttori di Steffen, forse, è grave. È un dispiacere enorme». Per il giocatore e forse anche per Murat Yakin.