Il sogno è finito: Inghilterra in semifinale

È andata male. Ma è stato bello sognare. Il nostro live dedicato a Inghilterra-Svizzera finisce qui. Grazie per averci seguito e, soprattutto, grazie Svizzera.

Sfortuna e orgoglio. Sono le parole usate ad Murat Yakin ai microfoni di Nicolò Casolini della RSI: «Sono e siamo fieri di quanto mostrato, faccio i miei complimenti ai giocatori, allo staff e ai nostri tifosi. Il calcio, però, è anche questo e bisogna accettarlo. Pure oggi siamo stati protagonisti di un'ottima prestazione. Il corner di Shaqiri? Sapevamo che sul primo palo gli inglesi lasciano un po' di spazio, lui ci ha provato ed è un peccato che non abbia segnato: avrebbe coronato il suo Europeo con un altro eurogol. Quanto al rigore di Akanji, è stato lui a proporsi come primo. Voleva prendersi questa responsabilità, ci teneva a segnare. È andata male ma non gli diamo alcuna colpa. I rigori spesso sono una questione di fortuna e la fortuna, oggi, non era dalla nostra parte». 

Abbacchiato, Xherdan Shaqiri spiega:  «Non c'è niente di più brutale di un'uscita dopo un solo rigore sbagliato. Ma abbiamo fatto tutto il possibile. Sono orgoglioso della squadra, di come abbiamo portato gioia al popolo svizzero. Questo è sempre stato il nostro obiettivo. Alla fine, gli inglesi hanno avuto i nervi più saldi». Quanto all'errore di Akanji, Shaq afferma: «Lo abbiamo consolato, tutti assieme. Abbiamo sempre fatto tutto come una squadra. Ed è lo stesso anche adesso».

Così, a caldo, Granit Xhaka nel dopopartita: «È difficile trovare le parole giuste, ora. Non credo che si possa dire qualcosa di negativo su qualcuno della squadra o dello staff. Se sia giusto o ingiusto uscire, non importa. Tutti hanno dato il massimo e possiamo essere orgogliosi. Ai rigori non abbiamo avuto la fortuna dalla nostra parte».

Quanto all'errore di Akanji dal dischetto, il capitano è categorico: «Si è preso la responsabilità di tirarlo. Anch'io in passato mi sono trovato nella sua stessa posizione. Questo errore lo renderà più forte. Sono orgoglioso di lui».

Sui suoi problemi fisici accusati durante questo Europeo: «Ora posso dirlo, lunedì mi è stato diagnosticato uno strappo della fibra muscolare degli adduttori. Ma volevo essere presente per la squadra e ho stretto i denti. Durante la partita non ho potuto colpire palle lunghe o tirare in porta. Ma per il resto stavo bene».

Ecco il tabellino della partita.

Inghilterra-Svizzera 1-1 (1-1 0-0), 5-3 ai calci di rigore.

Düsseldorf. 46.907 spettatori. Arbitro: Orsato (ITA). Reti: 75' Embolo 0-, 80' Saka 1-1. Rigori: Palmer 1-0. Akanji 1-0 (parata di Pickford). Bellingham 2-0. Schär 2-1. Saka 3-1. Shaqiri 3-2. Toney 4-2. Amdouni 4-3. Alexander-Arnold 5-3.

Svizzera: Sommer; Schär, Akanji, Rodriguez; Ndoye (98' Zakaria), Freuler (118' Sierro), Xhaka, Aebischer (118' Amdouni); Rieder (63' Zuber), Vargas (63' Widmer); Embolo (109' Shaqiri).

Inghilterra: Pickford; Walker, Stones, Konsa (78' Palmer); Trippier (78' Eze), Mainoo (78' Shaw), Rice, Saka; Bellingham, Kane (109' Toney), Foden (115' Alexander-Arnold).

Note: l'Angleterre senza Guéhi (squalificato), al 117' corner de Shaqiri sulla traversa. Ammoniti: 32' Schär, 67' Kane, 85' Widmer.

La Svizzera non scrive la storia. Manca, come tre anni fa, l'ultimo passo. Ancora una volta, i rigori non ci sorridono. Ma quanto è stato bello innamorarci di questa nazionale e quanto ci ha fatto gioire, lungo il cammino, questa squadra. Grazie, davvero.

Ed eccoci ai rigori, dunque. Ve li proponiamo così, in sequenza, uno dopo l'altro. Palmer: gol. Akanji: parato. Bellingham: gol. Schär: gol. Saka: gol. Shaqiri: gol. Toney: gol. Amdouni: gol. Alexander-Arnold: gol. L'Inghilterra vince, la Svizzera è eliminata.

Yakin inserisce Amdouni e Sierro per Aebischer e Freuler.

I rigori si avvicinano, ma la Svizzera vuole chiuderla prima. Shaqiri, direttamente su corner, sfiora il cosiddetto gol olimpico: l'incrocio dei pali gli nega la gioia delle gioie.

La Svizzera ci crede, costruendosi una bella occasione sull'asse Widmer-Zakaria. Ma la difesa inglese è attenta.

Embolo, anche se non del tutto convinto, anzi, lascia il posto a Shaqiri. E chissà: magari sarà proprio il nostro Folletto portafortuna a portarci in semifinale. 

Altro cambio per Yakin: entra Zakaria, esce Ndoye. L'autore dell'assist del momentaneo 1-0 rossocrociato.

Sommer risponde presente su tiro dalla distanza di Rice. Deviando la conclusione, potente e precisa, in calcio d'angolo.

La convinzione dei tifosi rossocrociati è forte, anzi fortissima: basti pensare che, al 90', sono stati rivolti fischi a Pickford perché perdeva tempo prezioso.

In pieno recupero la Svizzera costruisce un'occasione, oseremmo dire, monumentale: ma Ndoye, sul cross, non trova l'impatto vincente con il pallone.

Non è un'esultanza, è un vero e proprio terremoto quello che si scatena nella curva rossocrociata dopo il gol di Embolo. 

Saka, all'80', trova il gol della vita con un tiro a giro da urlo. Peccato, peccato davvero. Anche perché la Svizzera, beh, aveva meritato il vantaggio.

Eccola, la zampata di Embolo che porta in vantaggio la Svizzera al 75'. Un gol, quello dell'attaccante, giunto al termine di una bellissima azione orchestrata da Ndoye. E adesso, beh, possiamo sognare. 

Con il passare dei minuti la Svizzera sembra avere molto più coraggio. Ne beneficia, di riflesso, la manovra offensiva. Ora decisamente più ficcante anche se il gol, purtroppo, ancora non arriva. Da segnalare i primi cambi di Yakin al 64': dentro Zuber e Widmer, fuori Rieder e Vargas. 

Primo cambio nelle fila rossocrociate. Esce il capo curva Darth Vader, che ormai non aveva più voce, ed entra il protagonista di Falegnami ad alta quota. 

Nessun cambio, finora, a livello di uomini. E anche come atteggiamento la ripresa sembra ricalcare il primo tempo: la Svizzera c'è, sebbene l'Inghilterra le stia impedendo di tessere le trame abituali. 

Anche in curva è tempo di ricaricare le batterie dopo le fatiche del primo tempo. Si, perche anche fare il tifo è un lavoro fondamentale per la squadra e non ci si ferma mai tra canti e salti. Quindi, via al cosiddetto birrino e a un bel bretzel (sì, «ma a che bretzel?» verrebbe da dire). Peccato che qui accettino esclusivamente contanti, di cui siamo sprovvisti. Pertanto l’unica birra che vedremo sarà quella che, puntualmente, arriverà dal secondo anello.

L'Inghilterra sta dominando sulle fasce, la Svizzera fatica a impostare trame offensive perché Embolo pare un po' isolato. Ma il clima, tutto sommato, è favorevole ai rossocrociati. Che non soffrono granché, in termini di occasioni, né sembrano in affanno. E intanto il primo tempo è quasi finito. 

Lentamente, ma inesorabilmente verrebbe da dire, l'Inghilterra sta salendo di livello e di tono. A creare i maggiori pensieri alla difesa elvetica è Saka, anche perché sta avendo vita fin troppo facile con Aebischer che, per contro, fatica a contenerlo.

La curva inglese, quando intona i cori, fa davvero impressione. Ma lo fa una volta ogni tanto, mentre quella svizzera non smette un secondo di cantare, sotto la guida di «Darth Vader» (il leader emotivo di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana) mettendo a dura prova le sue e le nostre corde vocali.

L'Inghilterra è partita forte, se non fortissimo. Ma la Svizzera, questa Svizzera, non è da meno. I rossocrociati sono più che mai in partita, compatti dietro e pronti a ripartire. La personalità, insomma, non sta facendo difetto ai nostri per ora.  

Che meraviglia, il Salmo, visto e cantato dalla curva. Forza Svizzera, c'è tutto un Paese alle tue spalle. 

L’avete riconosciuto? È lui o non è lui? Ceeeeeeerto che è lui. Mattia Sacchi sta seguendo la partita direttamente dalla curva. Le telecamere della RSI lo hanno appena immortalato a fianco di uno striscione eloquente. 

Ragazzi, non scherziamo. Buono, buonissimo il tè. Ma come spiegano i nostri tifosi, l’Ovomaltina è tutt’altra cosa. 

Ed ecco, come da tradizione oramai, il saluto di Murat Yakin alla curva dei tifosi svizzeri. L'ambiente, a Düsseldorf, è sempre più caldo. 

C'è anche il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni, al seguito della Svizzera a Düsseldorf. E noi, beh, non potevamo non incrociarlo e chiedergli, a caldo, anzi caldissimo, qualche parere in vista della madre di tutte le partite. 

Squadra che vince non si cambia. Già: per il quarto di finale di Euro 2024 contro l'Inghilterra, il ct rossocrociato ripropone la formazione che aveva dominato l'Italia. Il sacrificato, dunque, è Silvan Widmer. Di seguito, i post con l'undici elvetico e quello inglese.

Non ce n’è: i tifosi svizzeri sono i migliori. Fra cartelloni e sfottò, striscioni, bandiere e cori, lo spettacolo offerto nel pre partita è qualcosa di incredibile e straordinario. Altro che dodicesimo uomo: la curva elvetica fa anche da tredicesimo, quattordicesimo, quindicesimo uomo, ecc. 

L'attesa è (quasi) finita. Inghilterra contro Svizzera, sì. Il quarto di finale che potrebbe spingere i rossocrociati ancora un po' più in là, dove mai siamo stati. Euro 2024, finora, per la nazionale di Murat Yakin è stato dolce come il miele. La speranza, va da sé, è che questo magic moment possa continuare. Che, insomma, capitan Xhaka e compagni possano ancora scrivere una o più pagine di storia. Di una magnifica storia. Dall'altra parte, la formazione di Gareth Southgate, finora sottotono, cercherà di rialzare la testa e, soprattutto, ritrovare il gioco perduto. Calcio d'inizio alle 18.