Calcio

Il volto migliore del Lugano

Lucerna annichilito a Cornaredo
©Samuel Golay
Massimo Solari
15.02.2025 21:36

Ci era mancato, un Lugano così. Padrone del campo, maturo sul piano del gioco, solido in difesa, sufficientemente concreto in fase offensiva. E non solo carattere e cuore. Stramaledetti cuoricini. No, a questo giro, i bianconeri meritano i 3 punti e gli applausi per una prestazione significativa sotto tanti (quasi tutti) i punti di vista. Anche perché di fronte alla squadra di Mattia Croci-Torti c’era il Lucerna, appaiato in classifica e intenzionato a piazzare un altro colpaccio ai piani alti della Super League. In vetta, per almeno una notte, tornano invece Bottani e compagni. E, lo ribadiamo, con pieno merito.

«Serviva un segnale forte»

A Cornaredo è finita 2-0. E la differenza, i bianconeri, l’hanno fatta nella ripresa. «Ma l’atteggiamento, l’idea e il coraggio di giocare con piglio una sfida così importante mi sono piaciuti pure nel primo tempo» sottolinea il Crus. Prima della pausa, il Lugano era andato vicinissimo al vantaggio in ben tre occasioni. E sempre con Mattia Bottani, tradito un po’ dall’imperizia e un po’ dalla dea bendata. «Si trattava quindi di tenere su di giri i ragazzi, perché stavano disputando la giusta partita» rileva sempre il tecnico ticinese. Per poi aggiungere: «Imporsi contro il Lucerna non era scontato. Non lo nego, lo spogliatoio iniziava a percepire una certa pressione. Abbiamo sbagliato poche partite, in particolare il secondo tempo di San Gallo, e però le prime critiche hanno iniziato a serpeggiare. E ci sta, dal momento che il nostro obiettivo è quello di restare in testa. In questo senso, dunque, contava dare un segnale forte».

Più CR7 o Drogba?

Con Zanotti ai box, Valenzuela infortunato e Steffen in panchina soprattutto per tenere alta la tensione, il segnale in questione è arrivato da diversi interpreti. Facciamo due nomi. Lukas Mai, monumentale in retrovia, e Yanis Cimignani, autore della rete che ha sbloccato il risultato e permesso al Lugano di sublimare una prestazione di spessore. Al 67’ il francese ha preso l’ascensore e, grazie a un colpo di testa impressionante, il Lugano ha finalmente toccato il cielo con un dito. «Un’elevazione alla Cristiano Ronaldo? Ci sta, anche se i miei compagni mi hanno paragonato a Drogba» afferma «Cimi» con il sorriso dei giorni migliori. L’ex Ajaccio, dicevamo, ha mostrato la via. «Ed è importante che in un gruppo con così tanta qualità non siano i soliti a fare la differenza» ammette il francesino terribile, pescato da un traversone al bacio di Mahou. «Hicham, per il lavoro svolto nelle ultime settimane, avrebbe meritato di giocare insieme a Cimignani» indica da parte sua Croci-Torti. «Ho quindi dormito malissimo pensando alla sua esclusione. Lui stesso, giustamente, non l’ha presa bene. Ma sapevo quanto potesse essere prezioso disporre di una simile risorsa a partita in corso». L’allenatore ha speso parole d’elogio pure per Mai, Bottani e Cimignani. «Le statistiche ora sono dalla sua. Significa che lui e altri elementi non hanno voluto mollare». Significa, probabilmente, che dal mercato non arriverà alcun rinforzo offensivo. «Nelle scorse ore abbiamo valutato due profili. Ma, salvo opportunità davvero in grado di migliorarci, andremo avanti così». Così, come un Lugano che ci era mancato.