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La maglia con la terza stella sarà sotto l'albero?

Argentina contro Francia, la finale dei Mondiali, è anche Adidas contro Nike: quattro anni fa, i tifosi francesi aspettarono a lungo prima di poter mettere le mani sulla divisa «aggiornata»
Kylian Mbappé. © EPA/Tolga Bozoglu
Marcello Pelizzari
17.12.2022 11:15

A suo modo, Didier Deschamps ha anticipato il problema. Nel presentare la finale di domani a Doha, infatti, il commissario tecnico della Francia ha sentenziato: «Ci sarà una terza stella su una delle due maglie». Vero, verissimo. Ogni tifoso di calcio più o meno formato, d’altronde, sa recitare a memoria l’albo d’oro dei Mondiali. E indicare, con esattezza, i successi dell’una e dell’altra Nazionale: Argentina campione nel 1978, in casa sua, e nel 1986 grazie a un Diego Armando Maradona vicinissimo a Dio; Francia sul tetto del mondo nel 1998, pure lei in casa sua, e nel 2018 sotto la pioggia di Mosca, in Russia.

La terza stella, invero, non è solo gloria sportiva. Anzi, è anche – se non soprattutto, di questi tempi – una possibilità commerciale. Lo sanno bene, anzi benissimo i colossi che sponsorizzano le due nazionali: Adidas sul fronte argentino, Nike su quello transalpino. La domanda, a questo punto sorge spontanea: considerando che Natale è oramai alle porte, in caso di vittoria dell’una o dell’altra squadra Adidas o Nike riusciranno a piazzare le maglie «aggiornate» sotto l’albero? Bella domanda.

I ritardi del 2018

La domanda non è né scontata né banale, soprattutto pensando al fatto che, secondo alcune indiscrezioni, nel 2023 Adidas e Nike ridurranno il tasso di produzione dal 30 al 40%. Intersport, marchio che vanta oltre 600 negozi sportivi in Francia, a Libération ha spiegato di non avere idea circa l’arrivo, eventualmente, di maglie con la terza stella. «Ne stiamo discutendo con Nike» ha detto un portavoce.

I tifosi francesi, di sicuro, non vogliono rivivere le lungaggini di quattro anni fa. Quando Didier Deschamps, dopo aver vinto da capitano nel 1998, trascinò i suoi giocatori al successo. Una lunga, incredibile cavalcata conclusasi con il 4-2 sulla Croazia il 15 luglio. I tifosi, appunto, allora sognavano di mettere subito le mani sulla maglia aggiornata, con due stelle. E il produttore, Nike, aveva promesso di rimediare entro l’estate. Falso, nella misura in cui le nuove maglie arrivarono tardi. Fra mille difficoltà, fecero capolino in gran numero sugli scaffali dei negozi solo nei primi mesi del 2019.

Il fiasco del Brasile

Se i fan temono nuovi ritardi, i commercianti dal canto loro non sono certo felici. La domanda per tutto ciò che riguarda i Bleus è forte all’interno del territorio francese, ma Nike – detto della possibile terza stella – non riesce a soddisfarla. Tradotto: per i commercianti i guadagni mancati cominciano a pesare. E pure tanto. Molti, a tal proposito, ritengono che il colosso statunitense stia volutamente trascurando la nazionale francese per privilegiare altre squadre e altri sport, fra cui l’immancabile basket.

Lionel Sirieys, manager di Foot-Store a Parigi, intervistato da Libération ha confermato i timori dei più. Fornendo altresì una possibile spiegazione circa la prudenza di Nike: «L’approccio di Nike si spiega con il fiasco del Brasile ai Mondiali del 2014. Era stata programmata una grande scorta di maglie a sei stelle. Scorta andata distrutta dopo l’umiliazione inflitta dalla Germania in semifinale: 7-1».

Una tesi plausibile, cui bisogna aggiungere il contesto attuale caratterizzato dai problemi nelle catene di approvvigionamento, dalla guerra e da un’inflazione quantomeno problematica. Assumersi rischi, a livello aziendale, non è affatto scontato. Secondo fonti vicine a Nike, poi, il colosso statunitense non puntava affatto a inizio torneo su una vittoria dei Bleus. Non ci credeva, già. Complici gli infortuni a cascata: Pogba, Kanté, Nkunku, per tacere del Pallone d’oro Benzema.

Sirieys, e con lui molti altri, si è detto piuttosto convinto che no, a Natale – Argentina permettendo – i francesi non si troveranno sotto l’albero la maglia con tre stelle.

Nel migliore dei casi, si mormora, Nike farà arrivare nei negozi le divise aggiornate in primavera. Prima, invece, di divise con tre stelle ne gireranno pochissime.

Fra errori e falsi

Quattro anni fa, dopo il Mondiale russo, la carenza di maglie aveva fatto le fortune di siti contraffatti che vendevano maglie taroccate a circa 15 euro. Sul suo sito ufficiale, venerdì, Nike per un brevissimo periodo ha messo in vendita (per errore) la divisa della Francia con tanto di terza stella. Sui social network, nonostante il produttore abbia subito rimediato, l’errore è stato ovviamente notato diventando virale.

Detto di Nike, Adidas non ha svelato alcun piano circa l’eventuale terza stella dell’Argentina. Visto quanto ha venduto la maglia numero 10 di Lionel Messi per Qatar 2022, in ogni caso, è possibile che il marchio tedesco si sia assunto un piccolo rischio. Nel 2014, per dire, Adidas mise subito, subitissimo in vendita online le maglie con la quarta stella dopo che Mariolino Götze, ai supplementari, disegnò un arcobaleno che permise alla Germania di vincere la Coppa del Mondo. Adidas, all’epoca, decise di produrre 5 mila maglie della Mannschaft con quattro stelle prima della finalissima del Maracanã.

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